«A mio fratello Tiziano
il denaro non venne sequestrato:
ne ha disposto fino al 2022»

JESI – Il fratello del 65enne morto lo scorso 20 settembre precisa in merito ai soldi della vincita: «Nessun percorso giudiziario e nessuna restituzione convertita in assegni circolari»

Tiziano Pellonara

«Tiziano Pellonara ha potuto disporre liberamente del denaro vinto dal 2020 fino al 2022, non gli venne sequestrato, tantomeno su iniziativa di un familiare», così il fratello, Lucio Pellonara, in merito all’articolo “Addio a Tiziano Pellonara” pubblicato lo scorso 20 settembre. Nel testo si riferiva sulla morte di Pellonara avvenuta a 65 anni a Jesi.
In merito al testo, Lucio Pellonara: «Tiziano ha potuto disporre liberamente del suo denaro vinto dal 2020 fino al 2022, quindi non è vero che “il denaro gli venne sequestrato” e tantomeno “su iniziativa di un familiare che sollevò sospetti”. Non ci fu alcun “lungo percorso giudiziario” e nessuna “restituzione della somma convertita in assegni circolari”. Dal novembre del 2022, a causa di comportamenti molto “problematici” sia in famiglia che all’esterno, il Tribunale assegnò a Tiziano un amministratore di sostegno, che prevede di default la gestione in modo esclusivo delle spese dell’assistito, elargendogli tutte le somme di cui necessita per spese ordinarie e straordinarie. Il Tribunale ha dovuto poi chiedere il sequestro di numerosi assegni circolari che erano stati richiesti da Tiziano ed emessi dalla banca ad insaputa dell’amministratore di sostegno. A recupero avvenuto, l’amministratore di sostegno non ha fatto altro che riversare gli assegni nel conto, come previsto e come era prima: non ci fu nessuna “restituzione a Tiziano della somma convertita in assegni circolari”, che è stata sempre gestita dall’amministratore».
Il fratello del 65enne aggiunge inoltre che «Non esiste alcuna “donazione” di parte della vincita alla Caritas».

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