«Non siamo al bar»:
bloccati e disattivati dal sindaco
i commenti su Facebook

OSTRA VETERE - Per il primo cittadino i litigi nei botta e risposta erano diventati irrispettosi di uno spazio istituzionale. Polemica dell'opposizione che chiede di riattivare la funzione

di Sabrina Marinelli

Il primo cittadino di Ostra Vetere ha bloccato i commenti sulla pagina Facebook istituzionale del Comune e non intende riattivare la funzione. Decisione che ha scatenato polemiche.
«Era diventata una pagina politica – spiega il sindaco Massimo Corinaldesi – uno stillicidio sotto ogni comunicazione di servizio che pubblicavano. La gente contestava, poi altri replicavano, questi ribattevano. Litigavano di continuo e non era bello da vedere. Non siamo al bar, la pagina Facebook del Comune di Ostra Vetere rappresenta uno spazio istituzionale e, in quanto tale, merita rispetto».

Tutti hanno sempre commentato fin dal suo insediamento poi la situazione è degenerata durante la campagna elettorale per le regionali, pur senza mai insulti, fino alla decisione di attivare il blocco. «E’ una pagina di informazione alla cittadinanza non di confronto e dibattito – aggiunge – inizialmente avevo lasciato la libertà di commentare ma nell’ultimo periodo ogni comunicazione era motivo di scontro. Ci sta, per carità, nessuno vuole togliere il diritto di contestare, ci mancherebbe altro, ma non in questa sede social, possono farlo nella mia pagina e in quelle degli assessori e dei consiglieri. Sfogatevi e dateci giù in questi che sono spazi politici ma non in quello dell’ente».

La decisione è stata fortemente contestata dalla lista d’opposizione Passione Civica: «Amministrare significa anche tollerare il fastidio del confronto – spiegano dalla minoranza -. A volte è scomodo, certo, ma è l’unico antidoto all’autoreferenzialità e alla sfiducia. Ostra Vetere merita un Comune che parli e che ascolti. Essere amministratori in quest’epoca digitale significa anche essere presenti sui social. Impedire gli interventi dei cittadini, invece, vuol dire rinunciare all’unico valore che li distingue da un manifesto affisso al muro: l’interazione. Una pagina istituzionale priva di dialogo è solo propaganda in alta definizione. Riaprire i commenti non è un favore alla minoranza né un rischio di perdere la faccia: è un atto di fiducia nella propria comunità».

Nessun bavaglio ribadisce Corinaldesi. «I commenti non li riattivo – insiste il sindaco – ho spiegato i motivi, oltretutto in questo modo non si leggono più nemmeno i complimenti perché c’erano pure quelli, mica solo polemiche».

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