Nuove opere sanitarie e fondi Pnrr:
«Ritardi e lavori a rilento,
l’Anconetano il più penalizzato»

LA CGIL MARCHE rileva con preoccupazione che è stato speso solo il 34% dei fondi disponibili. «Molto grave è la situazione nella nostra provincia per le Case di Comunità dove non sono ancora iniziati i lavori per realizzare 6 opere su 8: sono le 2 case nel capoluogo di regione nell’area ex Crass e in via Largo Cappelli, oltre a quelle di Chiaravalle, Corinaldo, Filottrano e Loreto»

Loredana Longhin

Sanità Marche e nuove opere da realizzare fondi Pnrr, per la Cgil «la situazione sempre più allarmante: si accumulano ritardi, lavori a rilento o ancora fermi. E’ stato speso solo il 34% dei fondi disponibili. Il quadro peggiore è nella provincia di Ancona. E’ quanto emerge dai dati della piattaforma di monitoraggio ReGis predisposta dal Mes, elaborati dalla Cgil. «Si rischia si perdere il treno dei finanziamenti – fa sapere Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche -, siamo preoccupati: la sanità delle Marche soffre, le opere vanno avanti con lentezza: è difficile che Governo e Regione riescano a chiudere i lavori entro giungo 2026. Per rendere effettivo il diritto alla tutela della salute, occorre adeguate l’offerta di assistenza ai bisogni con investimenti sul territorio e soprattutto recuperare i ritardi nell’attuazione del Pnrr». Sulla base dei dati, aggiornati al 30 giugno 2025, nelle Marche risultano finanziati 227 progetti per 439,2 milioni di euro ma sono stati spesi solo 149,5 milioni di euro, pari al 34% dei fondi disponibili. E’ molto preoccupante la situazione delle Case di comunità e degli Ospedali do comunità.

Sono stati finanziati 29 strutture per 58,4 milioni di euro per le Case di Comunità; a giugno 2025, sono stati fatti pagamenti per soli 8,4 milioni di euro, sono stati spesi solo il 14,5% dei fondi disponibili. Dei progetti monitorati, nessuno è concluso e monitorato. Molto grave è la situazione ad Ancona dove non sono ancora iniziati i lavori per realizzare 6 opere su 8: sono le 2 case della comunità di Ancona (area ex Crass e via Largo Cappelli), la Casa della comunità di Chiaravalle, Cordinaldo, Filottrano e Loreto. Pochi i soldi spesi: dei 20,2 milioni di euro di stanziamenti,sono stati fatti pagamenti per solo 1,3 milioni di euro, pari al 6,5% dei fondi disponibili. Nella provincia di Ascoli Piceno, dei 7,3 milioni di euro di finanziamenti complessivi per le Case della comunità, sono stati spesi solo 1,6 milioni di euro, pari al 22,3% dei fondi disponibili. Nella provincia di Fermo, dei 9 milioni di euro di finanziamenti complessivi per le Case della comunità, sono stati spesi solo 2 milioni di euro, pari al 22,7% dei fondi disponibili. Nella provincia di Pesaro e Urbino, dei 4,5 milioni di euro di finanziamenti complessivi per le Case della comunità. sono stati spesi solo 1,1 milioni di euro, pari al 24,8% dei fondi disponibili. Nella provincia di Macerata dei 17,2 milioni di finanziamenti, sono stati spesi solo 2,3 milioni paria al 13,7%.

Anche sul fronte degli Ospedali di comunità la situazione è grave. Sono stati finanziati progetti per 9 strutture per un valore complessivo di 28,3 milioni di euro, di cui nessuno risultato completato e collaudato. A giugno 2025, i pagamenti effettuati sono stati per 1 milione di euro, pari al 20, 4% dei fondi. Per la provincia di Ancona, dei 6,7 milioni di euro previsti, solo stati spesi solo il 10,8% dei fondi disponibili; per la provincia di Pesaro e Urbino, è stato speso solo lil 24,5% dei 12,4 milioni di euro stanziati. La provincia di Ascoli Piceno ha potuto contare su 5,4 milioni di euro dei quali però ne sono stati spesi solo il 22,6%. Preoccupante la situazione di Macerata dove è stato speso solo il 20,7% dei 3,7 milioni di euro disponibili. Per l’investimento M6-C2 02 sono previsti 2 progetti con finanziamenti complessivi per 17,9 milioni di euro dei quali,a giugno 2025, sono stati effettuati pagamenti per 2,5 milioni di euro pari al 14,2% dei fondi complessivi.«Nella propaganda della Regione – conclude Longhin -, l’attuazione del Pnrr andrebbe a gonfie vele ma questi numeri lo smentiscono clamorosamente. “Chiediamo alla giunta che si insedierà a breve, di mettere in trasparenza la situazione e ci dica come intenda completare tutti i lavori nei pochi mesi che restano».

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