«Impegni sul verde dimenticati:
nel prossimo bilancio comunale
vanno inserite risorse adeguate»

ANCONA – Le associazioni Italia Nostra Ancona, Circolo “il Pungitopo” di Legambiente, Salviamo il Paesaggio, Portonovo per tutti, Comitato Porto Storico e Ankon Nostra si rivolgono al sindaco Silvetti ricordandogli le promesse formulate durante la campagna elettorale delle Amministrative 2023 e i cambiamenti climatici che impongono una nuova consapevolezza. «Gli alberi caduti o abbattuti vanno ripiantati»

Pineta del Passetto dopo il maltempo del 23 e 24 dicembre 2024 (archivio)

Gestione e cura del verde per Ancona, le associazioni culturali e ambientaliste ricordano al sindaco Daniele Silvetti le promesse spese due anni e mezzo fa durante la campagna elettorale per le Amministrative. «In occasione delle elezioni comunali del 2023 l’allora candidato dindaco Silvetti si era impegnato pubblicamente per aumentare il più possibile la presenza di verde nel centro storico; mantenere i singoli alberi o alberature e, in caso di abbattimento, rimpiazzarle con un numero adeguato; approvare il regolamento del verde; predisporre un piano del verde e censire il verde cittadino e piantare alberi per i nuovi nati (poco meno di 600 all’anno)» rammentano in una nota a firma congiunta Italia Nostra Ancona, Circolo “il Pungitopo” di Legambiente, Salviamo il Paesaggio, Portonovo per tutti, Comitato Porto Storico, Ankon Nostra.

«Il rispetto di tali impegni serviva e serve a combattere le isole di calore e a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici in una città che, come dimostrato dal Pia, ha alti tassi di inquinamento, soprattutto nel centro urbano con forte incidenza sul numero dei decessi attesi.- rposegue il comunicato – A oltre due anni di distanza da allora ci sembra che questi impegni siano stati dimenticati. Abbiamo assistito ad alberi crollati a terra a seguito di eventi meteo, e a numerosi tagli, quasi senza sostituzioni. Sono emblematiche le situazioni di piazza Cavour, ove molti alberi sono caduti o sono stati tagliati, di largo Cappelli (ove sembra rientrata la paventata e surreale ipotesi di un parcheggio al posto del verde), ma anche dello stesso viale, ove la piantumazione di alcuni alberi un anno fa grazie al progetto Life AGreeNet rischia di essere una soluzione provvisoria e parziale ad alberature per le quali si sono già visti altri ulteriori abbattimenti».

Le associazioni ambientaliste preferiscono non entrare poi nel merito della necessità del taglio di alberi. «Abbiamo fiducia nel serio impegno di chi ha la responsabilità di prendere queste decisioni. Anche noi cittadini dobbiamo riflettere: gli alberi nelle città hanno una vita difficile e fragile, si ammalano, vivono meno. Sempre più frequentemente cadono per eventi meteo, figli di un clima che cambia velocemente. – proseguono – Ma questa consapevolezza deve investire anche e soprattutto gli Amministratori, in primis proprio il sindaco che, oltre agli impegni presi, ha mantenuto per sé la delega all’ambiente: gli alberi caduti o abbattuti vanno ripiantati. Se ciò avviene nel centro cittadino vanno ripiantati nel centro cittadino e non altrove. Prevedendo, assieme alle risorse per il taglio degli alberi, anche quelle per la loro ripiantumazione e manutenzione successiva. Il verde è essenziale per combattere le isole di calore d’estate in centro, non è solo un elemento di decoro urbano».

Ultimo passaggio dedicato alla gestione della sosta cittadina. «Anche le decisioni sui parcheggi nel centro storico (che non condividiamo) quando coinvolgono aree verdi, non devono considerare gli alberi come un elemento trascurabile, tutt’altro.- aggiungono le associazioni – Quindi torniamo agli impegni da mantenere: concludere il censimento del verde urbano per comprendere quanti alberi sono stati tagliati negli anni e di cui vediamo addirittura i ceppi in terra, aumentare il verde nel centro storico, rimpiazzare quelli che vengono meno negli stessi luoghi o più vicini possibile, approvare subito un Regolamento del Verde a misura della città, iniziare finalmente la redazione di un Piano del Verde, applicare la legge di un albero per ogni nuovo nato e soprattutto inserire nel prossimo bilancio risorse adeguate alla ripiantumazione. Siamo sicuri che anche i cittadini potranno fare la loro parte, anche tramite lo strumento partecipativo a loro più vicino dei Ctp: ad esempio il bando Clima, che il Comune ha emanato qualche mese fa, e che prevede opere di micro-forestazione urbana, è una opportunità per la partecipazione di tutti, associazioni e cittadini. Ma rischia di essere una goccia nel mare: per essere efficaci occorre molto di più e fare presto, mantenendo gli impegni presi» concludono Italia Nostra Ancona, Circolo “il Pungitopo” di Legambiente, Salviamo il Paesaggio, Portonovo per tutti, Comitato Porto Storico, Ankon Nostra.

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