«Ovunque tu sia, qui manchi».
L’abbraccio del Corridoni Campana
a Tommaso Bruciaferri (Foto)

Gli studenti

di Nicoletta Paciarotti

Un cerchio di quasi duemila studenti, tutti vestiti di nero. Al centro, una sedia con una foto e attorno le rose bianche, i palloncini e un lenzuolo con scritto “Ciao Tommy”. Così il Corridoni Campana di Osimo ha ricordato Tommaso Bruciaferri, il quattordicenne morto nell’incidente in moto mentre andava a scuola.

Poco prima, nel piazzale San Carlo, un gruppo di amici aveva acceso le proprie moto, facendo vibrare il silenzio con un rombo profondo, lo stesso che Tommaso amava sentire ogni volta che partiva.

I ragazzi nel piazzale San Carlo

Poi i motori si sono spenti, e tutti insieme, in silenzio, sono entrati nel cortile dell’istituto, dove ad attenderli c’era don Paolo Volpe, che ha guidato un momento di ascolto e raccoglimento.

Lì, sotto la rete del campo da pallavolo, hanno letto le loro lettere, cantato Destri di Gazzelle e lasciato fiori e biglietti per lui. “Ovunque tu sia, qui manchi”, “Tutto quello che non potrai più fare lo faremo noi per te”, si legge sui cartelloni color azzurro e bianco. Parole semplici, ma vere, nate tra i banchi che Tommaso aveva occupato fino a pochi giorni fa, al primo anno dell’indirizzo tecnico Afm.

Nel cortile, ad attenderli, il circle time guidato da don Paolo Volpe: un momento di ascolto, di riflessione, di condivisione. Il cerchio è rimasto stretto a lungo, mentre i compagni di Tommaso leggevano le loro lettere d’addio, intrecciate di gratitudine e commozione. Nel pomeriggio, i social si sono riempiti di messaggi, foto e parole d’affetto: amici, insegnanti, ex compagni, genitori.

Domenica sera gli studenti si ritroveranno al parco dell’Avalon, per accendere le lanterne bianche in suo ricordo: un gesto semplice, nato sui social e subito diventato collettivo. Il ricavato della serata sarà utilizzato per acquistare un mazzo di fiori da donare alla famiglia.

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