«Il cardinale Menichelli
pastore nella vita prima che nella fede»
Il ricordo del rabbino capo di Roma

SAN SEVERINO - Riccardo Di Segni, guida degli ebrei della capitale, e il suo rapporto col porporato settempedano: «Mi raccontò che era l'unico lavoro che potesse fare per sopravvivere quando perse i genitori». Il Comune organizza delle navette per il funerale di domani, dopo le esequie nel pomeriggio la tumulazione nella Cattedrale di San Ciriaco ad Ancona, dove il sindaco Silvetti ha proclamato per l'intera giornata di domani il lutto cittadino

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Riccardo Di Segni ed Edoardo Menichelli

È un legame che viene da lontano quello tra il cardinale Edoardo Menichelli, morto ieri all’età di 86 anni, e la comunità ebraica. A ricostruirla è il rabbino capo della comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, fratello minore di Elio e Frida che con il porporato settempedano aveva condiviso ore di gioco a Serripola durante gli anni bui dell’occupazione nazifascista.

«In molti dei ricordi pubblicati in queste ore dopo la scomparsa del cardinale Edoardo Menichelli è stata messa in evidenza la sua figura di “pastore” – ricorda Di Segni – in uno dei purtroppo pochi colloqui che ho avuto con lui mi raccontò che prima di essere stato pastore, in senso religioso, lo era stato realmente, da bambino, quando dopo aver perso i genitori era l’unico lavoro che potesse sostenerlo. Fu allora “scoperto” dalla famiglia Strampelli, che gli pagò la retta per studiare in seminario. Era la stessa famiglia che qualche anno prima aveva nascosto a Serripola, in un’abitazione precaria, i miei genitori, mia sorella e mio fratello di sette e quattro anni che fuggivano dalle persecuzioni nazifasciste. Edoardo bambino giocava con loro e sua madre, che sapeva chi fossero, e gli aveva detto: puoi giocare con loro ma non chiedergli chi sono. Un tenue ricordo confermato da una foto, ormai storica, che ritrae i tre bambini insieme subito dopo la liberazione, e che a 40 anni di distanza consentì alla mia famiglia di riscoprire e riallacciare questo rapporto quando Edoardo era diventato vescovo di Ancona. Da allora le occasioni di incontro con i miei fratelli sono state numerose, spesso in momenti emozionali di commemorazioni, ma anche di vicinanza in circostanze più semplici in cui è emersa tutta l’umanità e il calore umano di “don Edoardo”. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine».

piazzale-del-commercio

Piazzale del commercio

Intanto il Comune di San Severino, in collaborazione con la società di trasporti Contram, ha organizzato un servizio di bus navetta gratuito in occasione del funerale, in programma per domani alle 10 al santuario della Madonna dei Lumi. Dalle 8 dal piazzale del Commercio, nei pressi dell’ospedale, due bus navetta raggiungeranno il Castello al Monte. Il servizio sarà garantito, a ciclo continuo, fino alle 13 per permettere, ad esequie avvenute, un regolare deflusso. «Si raccomanda di raggiungere il santuario per tempo vista la previsione di un grande afflusso di fedeli – raccomanda il Comune – è vivamente consigliato l’utilizzo del parcheggio del piazzale del Commercio, alcuni posti auto saranno disponibili anche in via Scampoli dove verrà istituito il senso unico a salire in direzione di via Bramante». La circolazione stradale in via Madonna dei Lumi, da e per il santuario, è stata modificata per garantire la sicurezza pubblica e la gestione del traffico con l’istituzione del divieto di accesso in via Madonna dei Lumi dall’intersezione con via Scampoli e porta San Francesco. È stato quindi istituito il senso unico di marcia a salire in via Madonna dei Lumi, nel tratto dal civico n. 16 fino a via San Francesco e via Scampoli, con l’obbligo di svolta a destra per i veicoli provenienti dal piazzale del Santuario in uscita verso via San Francesco e via Scampoli. Al termine delle esequie, il feretro sarà accompagnato ad Ancona e, secondo le disposizioni testamentarie del Cardinale, verrà tumulato nella Cattedrale di San Ciriaco. Alle ore 17 la salma sarà accolta nel Duomo di Ancona. Alle ore 17.30 Mons. Angelo Spina presiederà la Messa di suffragio. Seguirà la deposizione nella Cripta delle Lacrime. 

Considerato che il cardinale rappresenta ed ha rappresentato per la comunità anconetana figura di grande rilievo ed importante punto di riferimento per diverse generazioni, il sindaco Daniele Silvetti ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata di domani, mercoledì 22 ottobre, data in cui si terrà il rito esequiale del cardinale Menichelli e in cui il feretro verrà tumulato presso la cattedrale di San Ciriaco, in segno di partecipazione al cordoglio per la sua scomparsa. Il sindaco di Ancona, con ordinanza ha disposto l’esposizione della bandiera a mezz’asta negli edifici comunali ed invita «i cittadini, le attività commerciali e gli istituti scolastici ad esprimere, in forma autonoma, la loro partecipazione al lutto cittadino mediante osservanza di un minuto di silenzio, ovvero sospensione delle attività che possano intralciare lo svolgimento del rito funebre, in segno di raccoglimento e di rispetto ed in particolare, ad abbassare le saracinesche delle attività durante l’orario di celebrazione delle esequie» si legge nell’ordinanza.

 

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