La Madonnina fa il bis con L’Espresso
Il miglior rosato? E’ di Antonucci

MILANO - Gli chef stellati premiati tra i miglior d'Italia. Un riconoscimento speciale a Mariella Organi per la gestione della sala e l'accoglienza

La premiazione di Cedroni ieri sera a Milano

di Sabrina Marinelli

Senigallia e la vallata protagoniste nelle Guide L’Espresso 2026 con i ristoranti stellati e la Cantina Santa Barbara.
Ieri sera al teatro Arcinboldi di Milano sono stati presentati “I 1000 Ristoranti d’Italia” e “I 1000 Vini d’Italia” della rinomata guida curata da Luca Gardini  che, ogni anno dal lontano 1979, premia le eccellenze enogastronomiche.

Il Ristorante Uliassi e La Madonnina del Pescatore hanno ottenuto 5 Cappelli, il massimo.

Moreno Cedroni

Tra i primi sei assoluti, con un punteggio di 20/20, troviamo Moreno Cedroni con questa motivazione: “genio inquieto e visionario, reinventa il mare con intelligenza e poesia:  una cucina di equilibrio e invenzione, dove anche le spine diventano pura meraviglia”.

Ma non è tutto perché la moglie, Mariella Organi, ha ottenuto un premio speciale come miglior team di sala definito “un congegno perfettamente oliato, dove il segreto è accompagnare senza imporre, tramite gestualità impeccabile, una delle esperienze fondanti della moderna gastronomia italiana”.

Catia Uliassi

Al Ristorante Uliassi, invece, “Mauro Uliassi orchestra una cucina sensoriale e poetica, sospesa tra mare e terra: ricordi, profumi e intuizioni si fondono in piatti di intensità rara e armonia sorprendente”.
A ritirare il riconoscimento la sorella Catia, titolare insieme a lui del ristorante Tre Stelle Michelin.

Sia Cedroni che Uliassi sono reduci delle ottime posizioni ottenute lunedì a Roma nella presentazione della Guida dei Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, entrambi tra i migliori con Tre Forchette, il massimo previsto e con un punteggio di 95 per Uliassi e 94 per Cedroni.

Protagonista in tavola anche la Cantina Santa Barbara.
Il Sensuade 2024 di Stefano Antonucci è stato eletto ieri sera il miglior vino rosato con la motivazione “che riassume l’intera vicenda di una cantina che ha fatto la storia dell’enologia marchigiana tramite vision, intuizione e conoscenza”.

Stefano Antonucci

Il patron della cantina, che sorge tra le colline di Barbara, proprio come gli chef stellati senigalliesi, ha ottenuto ottimi riscontri anche dal Gambero Rosso con i Tre Bicchieri inoltre il Lina Passito 2023 ha ricevuto il premio speciale di vino della meditazione dell’anno 2026. «Mia madre faceva la maestra, era la mia maestra delle elementari e si chiamava Lina – racconta – le ho dedicato questo vino dolce,  questo passito».

Prossimo appuntamento il 19 novembre al Teatro Regio di Parma per la presentazione della Guida Michelin 2026.

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