Conerobus, il sindaco in aula:
«Vogliamo un’azienda solida
in vista della gara Tpl 2026»

ANCONA – Nel suo lungo intervento sul Dup 2026-2028, oggi in aula Daniele Silvetti ha spiegato che il prossimo sarà un anno chiave e che l’azienda del Trasporto pubblico locale dovrà poter partecipare all'appuntamento regionale in condizioni di stabilità finanziaria perché «un’azienda fragile rischierebbe di essere estromessa o penalizzata». Sono in salute le altre Partecipate del Comune: la Fondazione Muse chiuderà il bilancio consuntivo 2025 in utile, per quasi 200.000 euro, Marche Teatro in pareggio. E la buona notizia è che la città, con una popolazione straniera al 15,5%, potrebbe tornare a superare i 100mila abitanti «verosimilmente fra il 2026/2027» dopo il calo demografico attraversato negli ultimi anni

Daniele Silvetti oggi in Consiglio comunale

 

La situazione più critica della società partecipate dal Comune di Ancona riguarda Conerobus. I bilanci rilevano perdite rilevanti, i debiti sono significativi e c’è la necessità di correttivi gestionali. Una nota dolente che è tornata a risuonare oggi pomeriggio nell’aula consiliare durante la discussione per l’approvazione del Dup 2026-2028 approvato con i voti della maggioranza. E’ stato il sindaco Daniele Silvetti a ricordare che l’amministrazione comunale ha introdotto razionalizzazioni delle corse, rivisto i piani urbani e avviato un dialogo con i sindacati per trovare soluzioni sostenibili. La stessa Amministrazione comunale intende arrivare al 2026, in vista della gara regionale Tpl, con una società con conti in ordine, posizionando Conerobus come soggetto solido e competitivo, per tutelare insieme il ruolo dell’azienda e quello dei lavoratori. «Conerobus è un servizio strategico non solo per Ancona ma per tutto il territorio extraurbano. È fondamentale salvarla e riportarla a una gestione sostenibile. Abbiamo tutti gli interessi, oltre che la responsabilità di dovere di portare l’azienda ad essere perlomeno stabile. Non vogliamo un’azienda da sacrificare o da svendere, ma un’azienda solida» ha scandito in aula Silvetti.

 

Conerobus

 

Nel ripercorrere quelle che sono state, a suo giudizio, le tappe che hanno portato alla sofferenza di bilancio, il sindaco è tornato a sottolineare che il bilancio 2024, quello i soci Conerobus dovranno approvare il 27 novembre, prevede una perdita di 1.590.000 euro, collegata all’aumento dei premi assicurativi (+700.000 euro), all’aumento dei sinistri, arretrati dovuti ai dipendenti oltre ad aumenti generali di costi operativi come carburante e manutenzione rimasti alti rispetto agli anni pre-Covid. Ha ribadito poi che la Corte dei Conti ha classificato Ancona come “ente controllante” di Conerobus. «E questo implica obblighi più stringenti: l’Amministrazione ha quindi iniziato controlli costanti sulla gestione, con attività di monitoraggio finanziario e interventi di razionalizzazione del servizio». Sulla razionalizzazione delle corse ha ricordato che sono state tagliate le corse considerate «a basso o nullo carico», sono state bloccate o limitate le «corse riproduttive», quelle che servono solo a riposizionare mezzi vuoti. «Sappiamo benissimo che c’erano degli autobus che girano vuoti anche perché il piano che veniva attuato era un piano vecchio di anni che non teneva conto di quanta la città fosse cambiata negli ultimi dieci anni» ha fatto osservare. Tutto questo per ridurre sprechi evidenti e per aumentare l’efficienza in vista della gara regionale Tpl 2026, per alleggerire costi non sostenibili con i bilanci attuali.

 

 

Altro capitolo il rapporto con i sindacati. Il sindaco dichiarato di aver incontrato le sigle sindacali nei giorni immediatamente precedenti alla discussione del documento, impegnandosi a rivedere il bilancio 2025 e 2026, a intervenire su eventuali correzioni «quando saranno disponibili gli indici consuntivi del 2025» e non promettere aumenti di capitale «a caso», senza basi tecniche. Non ha lesinato qualche bordata alla precedente amministrazione comunale per aver annunciato un aumento di capitale senza copertura finanziaria, durante la campagna elettorale 2023. Guardando al futuro ha aggiunto che il 2026 sarà un anno chiave proprio perché la Regione Marche prevede una gara unica regionale per il trasporto pubblico locale e Conerobus dovrà partecipare in condizioni di stabilità finanziaria perché «un’azienda fragile rischierebbe di essere estromessa o penalizzata». Sul fronte delle altre società partecipate dal Comune di Ancona, ha ribadito che AnconAmbiente è in corsa per diventare il gestore unico del servizio rifiuti in house a livello provinciale,e che altre partecipate mostrano miglioramenti economici, come la Fondazione Muse che chiuderà il bilancio consuntivo 2025 in utile, per quasi 200.000 euro; Marche Teatro chiude in pareggio, quindi in equilibrio.

 

Una veduta del porto di Ancona (foto d’archivio)

 

Tra le buone notizie il sindaco Silvetti ha anche ipotizzato che Ancona potrebbe tornare a superare i 100mila abitanti «verosimilmente fra il 2026/2027» dopo il calo demografico attraversato negli ultimi anni. La popolazione sta risalendo soprattutto grazie ai flussi migratori e al ritorno di giovani coppie dai comuni limitrofi. La popolazione straniera, oggi al 15,5%, contribuisce in modo decisivo alla ripresa demografica. Questo cambiamento ha richiesto nuove politiche di integrazione e coesione sociale indirizzate alla popolazione straniera, oltre che servizi adeguati per la fascia crescente degli over 65, che ormai costituisce più di un quarto dei residenti.

 

La scalinata del Passetto (Archivio)

 

Ha poi ricordato che l’Amministrazione ha puntato su interventi manutentivi e grandi opere pubbliche per rendere la città più attrattiva. «Solo per il 2025 sono stati stanziati 33 milioni di euro, tra mutui e risorse proprie» ha detto, per opere in progettazione, adeguamenti sismici, illuminazione, sistemazioni idrauliche, manutenzione stradale e nuovi parcheggi. Passando in rassegna i progetti ha aggiunto che sono previste opere importanti nei cimiteri cittadini, nella baia di Portonovo e in vari quartieri. Molti progetti sono già in esecuzione, tra cui nuovi colombari, manutenzioni stradali e interventi in scuole e parcheggi. Sono state anche completate diverse opere come la scalinata al Passetto, interventi nella Pinacoteca Podesti che riaprirà il 6 dicembre, lo scalone Nappi e l’adeguamento antincendio della galleria Risorgimento.

 

L’ex Mutilatini

 

In parallelo procede la grande pianificazione urbana: il nuovo Piano Urbanistico Generale (Pug), che prenderà forma dal primo trimestre 2026 con il coinvolgimento di enti e stakeholder, e altri strumenti di pianificazione come il Piano Città e gli investimenti territoriali integrati sul Iti Waterfront su Portonovo (5,6 milioni di euro) prevede il recupero dell’edificio dell’ex Mutilatini, nuovi percorsi pedonali, le 4 “Porte del Parco” e interventi per rendere più accessibile l’area. Il sindaco ha poi ricordato che prosegue anche il coordinamento con il Piano regolatore del porto per conciliare sviluppo, ambiente e qualità della vita dei cittadini.

 

 

Il sindaco di Ancona ha proseguito rammentando inoltre la collaborazione con l’Università delle Marche che è diventata strategica con aumento dei posti letto studenteschi, nuovi progetti di mobilità, crescita della popolazione universitaria italiana e straniera, eventi di rilevanza nazionale ed europea che consolidano la vocazione universitaria della città. «Ci consentito di cominciare a disegnare per davvero in questi due anni e mezzo una città universitaria, Innanzitutto con il raddoppio dei posti letto che erano presenti. Appena ci siamo insediati posti letto erano un po’ più di 300», ha evidenziato. Tra le priorità future ha inserito il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), interventi su borghi e piazze, lavori di sicurezza nelle scuole, ampliamenti stradali, azioni ambientali con Arpam per lo studio dell’inquinamento della città e «ovviamente per assumere anche i correttivi necessari per garantire soprattutto la popolazione del centro storico, quella che vive a ridosso del porto una parità di vita e soprattutto un’attenzione particolare». Non ha tralasciato nemmeno la sfida del percorso verso il Parco Nazionale del Conero.

 

 

In sostanza Daniele Silvetti ha rivendicato per la sua Amministrazione comunale una programmazione coerente con le linee di mandato. «Questo Documento unico di programmazione ci vede seguire fedelmente il percorso delle linee di mandato, avendo portato avanti i progetti che ci eravamo prefissati. – ha concluso – Lo abbiamo dimostrato con i numeri e con i fatti, con gli investimenti, con le opere. Soprattutto abbiamo dimostrato di avere una programmazione sicuramente estremamente fiduciosa e positiva per una città che sta riscoprendo non solo la capacità di essere sta protagonista, ma di essere al servizio dei cittadini, pronta all’ascolto e soprattutto con i tanti interlocutori del territorio marchigiano». In chiusura Silvetti ha sottolinea il sostegno regionale e comunale alla candidatura di Ancona a Capitale Italiana della Cultura 2028, ringraziando anche tutti i Comuni dell’ Anci che l’hanno votata.

(Redazione CA)

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