Il sarto di 92 anni va ancora al lavoro
«Mi piace, e così rimango attivo»

SERRA DE' CONTI - Il sindaco Silvano Simonetti: «Siamo grati a Gregorio per il mestiere che svolge con passione ogni giorno e per la sua bottega che continua a tenere aperta»

Gregorio Pasqualini

di Sabrina Marinelli 

Affezionato al lavoro, Gregorio Pasqualini si reca tutti i giorni nella bottega, diventata ormai la sua seconda casa. Nulla di strano se non la sua età. Ha infatti 92 anni.
Originario di Barbara, si è trasferito a Serra de’ Conti nel 1961 dopo il matrimonio. Ha imparato il mestiere in una sartoria della Vallesina per poi decidere negli anni ’70 di aprire un negozio tutto suo, che non ha mai chiuso nonostante sia andato in pensione. In teoria ma non in pratica. Il lavoro non è solo fatica, impegno e sacrificio ma è anche passione oltre a un modo per sentirsi ancora attivo all’interno della comunità. Ed è proprio così perché la sua bottega di via Leopardi non è semplicemente la sede di un’attività ma un luogo d’incontro, di condivisione e socializzazione.

Il sarto con il sindaco Simonetti

«Non faccio nulla di eccezionale in realtà – spiega Gregorio Pasqualini – mi piace lavorare e continuo a farlo volentieri. Inoltre, la bottega è sempre aperta per fare una chiacchierata con chi mi passa a trovare. Per me è anche un modo per rimanere attivo».
Eppure per il Comune di Serra de’ Conti, che nei giorni scorsi gli ha conferito una benemerenza civica, ciò che fa è eccezionale davvero.

«Siamo grati a Gregorio per il lavoro che svolge con passione ogni giorno e per la sua bottega che continua a tenere aperta – le parole di Silvano Simonetti, sindaco di Serra de’ Conti – grazie al suo carattere curioso, gioviale e rispettoso. La benemerenza era un atto dovuto, davvero meritato, per un concittadino di cui tutti andiamo fieri».

La consegna della benemerenza

L’Amministrazione comunale il 16 novembre scorso, nell’ambito delle celebrazioni per la Festa del Patrono, ha infatti organizzato, come ormai consuetudine, una manifestazione per la consegna delle benemerenze civiche a cittadini che si sono contraddistinti nella comunità nella vita sociale, economica e culturale.
Un riconoscimento è andato proprio a Gregorio Pasqualini, il sarto del borgo che tutte le mattine continua ad aprire la bottega, punto di riferimento per la collettività. Un mestiere, il suo, che rischia di scomparire perché poco gettonato dalle nuove generazioni.
Il 92enne non confeziona più interi abiti come un tempo ma continua a garantire un servizio per chi deve accorciare un vestito, fare un orlo a un pantalone o cambiare una lampo. Piccoli lavoretti di sartoria che a lui riescono ancora molto bene. Continua a cantare, inoltre, nel coro parrocchiale che nel 1980 ha contribuito a fondare insieme a don Severino Sebastianelli e ad altri serrani.

La cerimonia organizzata dal Comune

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