Talenti e Futuro:
celebrata la ‘Giornata delle Marche’

SENIGALLIA - La Regione lancia la sfida per un territorio a misura di giovane. La campionessa Sofia Raffaeli e il manager Alexander D’Orsogna premiati come simboli dell'eccellenza marchigiana

La XXI edizione della Giornata delle Marche, svoltasi questa mattina a Senigallia, è stata interamente dedicata ai giovani, alle loro potenzialità e alla necessità di costruire opportunità concrete che permettano loro di restare nel territorio. L’evento, intitolato “Generazione Marche: i giovani protagonisti”, ha visto la partecipazione di circa trecento studenti, autorità e cittadini presso il teatro La Fenice.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha sottolineato come il tema giovanile sia un obiettivo primario per il futuro della comunità: «Dobbiamo costruire una regione che dia più spazio e nuove opportunità, ponendo i giovani al centro degli obiettivi economici, sociali, imprenditoriali e sportivi. Dobbiamo fare in modo che la possibilità di crescita, che oggi cercano nelle grandi città, possano trovarla anche qui, nelle Marche».
In videocollegamento è intervenuto anche il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, che ha espresso soddisfazione per l’impegno congiunto delle istituzioni regionali.

Momento culminante della celebrazione è stata la consegna del Picchio d’Oro 2025 alla campionessa olimpica e mondiale di ginnastica ritmica, la marchigiana Sofia Raffaeli.
Acquaroli l’ha definita «un motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità» e un esempio per i giovani per la sua capacità di coniugare dedizione e studio. Dal palco, Sofia Raffaeli ha incoraggiato i presenti: «Con impegno, determinazione e lavoro costante si possono realizzare i propri sogni. Ho ancora tanta strada davanti, ma gli errori sono fondamentali per crescere: perdere è spesso più importante che vincere, perché ci insegna dove abbiamo sbagliato».
Il Premio del presidente è stato assegnato ad Alexander D’Orsogna, ex Amministratore Delegato di Ancona International Airport, per la sua visione manageriale. Il premio riconosce il ruolo avuto nel portare lo scalo fuori da una complessa crisi economico-gestionale, trasformandolo in un polo logistico di rilievo nazionale e internazionale.
D’Orsogna, pur lavorando oggi a Roma, ha ribadito il suo legame con la regione. «Le Marche mi hanno trasmesso passione, dedizione e una capacità unica di generare idee e valore. In due anni, con un gioco di squadra, abbiamo fatto la storia dello scalo».
Le celebrazioni si sono concluse con l’esibizione del coro studentesco “Sing the future” dell’Università Politecnica delle Marche.

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