Botti, l’appello di Legambiente:
«Sono pericolosi, inquinano
e terrorizzano anche gli animali»

OSIMO – Il presidente del circolo osimano Leonardo Puliti e la vice Francesca Tarabelloni invitano le amministrazioni comunali a vietare per Natale e Capodanno i giochi pirotecnici sostituendoli piuttosto «con spettacoli piromusicali, in cui le luci siano abbinate a musiche piacevoli»

«Quest’anno regaliamoci un Capodanno gioioso e senza rischi per le persone e per gli animali». È l’appello di Legambiente Osimo per festeggiare la fine del 2025 e l’inizio del 2026 senza «l’uso dei botti che ogni anno provocano danni, anche gravi, alle persone e all’ambiente e terrorizzano gli animali». E’ la richiesta formulata da Legambiente Osimo un po a tutte le amministrazioni comunali della provincia di Ancona per le festività di dicembre. «I botti di fine anno – spiega in una nota Leonardo Puliti, presidente Circolo Legambiente Osimo – oltre a provocare incidenti spesso gravi, che possono coinvolgere anche i bambini, terrorizzano gli animali da compagnia, i quali possono reagire in modo incontrollato, fuggire e ferirsi. Sono inoltre pericolosi anche per gli animali selvatici che, proprio in un periodo già molto duro a causa del clima e della scarsità di cibo, devono fare i conti con luminarie disorientanti e rumori forti e improvvisi da cui fuggire».

Ricorda che i fuochi d’artificio inoltre, sono composti da coloranti, come il rame per ottenere il blu o il bario per il verde, combustibile, ossia la polvere pirica, ossidanti, che insieme al combustibile permettono di produrre la fiamma per far bruciare il colorante, e il legante, un composto organico che serve a tenere insieme l’intera miscela. Gli elementi dei quali sono composti i fuochi d’artificio rappresentano dei potenziali inquinanti. I metalli usati per i coloranti, infatti, rimangono dispersi nell’ambiente per giorni dopo l’evento. Per realizzare i fuochi d’artificio vengono utilizzati anche metalli pesanti ed altamente tossici quali piombo, cromo, antimonio. Il loro utilizzo è stato vietato in America ed Inghilterra.

«Il particolato con diametro di 10 e 2.5 micron, generato durante la combustione, rimane sospeso in aria.-prosegue – In particolare, i Pm2.5 possono dare gravi problemi respiratori e cardiovascolari. Clorati e perclorati vengono utilizzati per aumentare l’effetto scenico di alcuni colori rendendoli più brillanti, ma quantità elevate di perclorati possono contaminare le falde acquifere nelle immediate vicinanze del luogo dove vengono utilizzati i fuochi d’artificio. Inquinanti gassosi quali biossido di azoto (NO2) e biossido di zolfo (SO2), monossido di carbonio (CO) e biossido di carbonio/anidride carbonica (CO2) vengono prodotti e liberati in grandi quantità durante la combustione dei fuochi d’artificio. Possono portare a problemi respiratori ed asma. Anche l’ozono – conclude Leonardo Puliti – rientra tra i potenziali inquinanti prodotti durante l’utilizzo di fuochi d’artificio. L’ozono è una molecola molto reattiva formata da 3 atomi di ossigeno e la sua presenza a terra, in elevate concentrazioni, può portare gravi problemi respiratori».

«Negli ultimi anni è in aumento il numero di Comuni che hanno emanato atti amministrativi per vietare o regolamentare in modo restrittivo l’uso dei botti – aggiunge Francesca Tarabelloni, vice presidente Circolo Legambiente Osimo – restano però ancora molte le località dove l’inizio dell’anno, e spesso anche nei giorni precedenti ed in quelli successivi, viene festeggiato con spettacoli pirotecnici organizzati da privati, attività commerciali e spesso anche dalle stesse amministrazioni. Da qui l’auspicio – conclude Francesca Tarabelloni – che sempre più spesso gli spettacoli pirotecnici possano essere sostituiti da spettacoli piromusicali, in cui le luci, anziché essere accompagnate dai botti, siano abbinate a musiche piacevoli e amiche degli animali. Confidiamo nelle amministrazioni locali della zona perché possano intervenire con delle ordinanze a salvaguardia delle persone, degli animali e dell’ambiente».

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