Iom da 40 anni al servizio dei pazienti

ANCONA - Dal 1986 l’Istituto Oncologico Marchigiano si occupa di sostenere concretamente i malati oncologici attraverso cure domiciliari gratuite e sostegno alle famiglie. In arrivo nel 2026 un fitto programma di eventi

Marco Luchetti , presidente Iom

Erano 64 i pazienti assisti nel 1988 due anni dopo la sua creazione, sono arrivati nel 2024 a 370 mentre sono stati 272 nei primi tre trimestri del 2025. Sempre nel 2024 le giornate totali di assistenza sono state 35714 (27548 nei primi tre mesi del 2025). Infine la media giornate di assistenza per paziente è stata nel 2024 di 97 unità e nei primi tre mesi dell’anno in corso si è arrivati a 101. Sono i numeri che ha fatto registrare lo Iom, Istituto Oncologico Marchigiano di Ancona, che nel 2026 compirà i propri primi 40 anni. Le cifre e le iniziative per il 2026 sono state presentate questa mattina (15 dicembre, ndr) nel corso di una conferenza stampa nella sede dello Iom dorico, alla presenza del presidente Marco Luchetti e della dottoressa Alberta Pilone, direttore clinico Associazione Amici delle Iom Ancona.

«Celebriamo il nostro quarantennale con l’obiettivo di mandare un messaggio al territorio, ai cittadini: date una mano allo Iom – ha detto il presidente Luchetti – per fare in modo che la nostra attività migliori e sia sempre più presente, cercando di coinvolgere i giovani, risorsa fondamentale per andare avanti. Ogni anno affrontiamo un bilancio di 330mila euro, di cui 180mila coperti da convenzione con Ast Ancona. Il resto arriva dalle donazioni dei privati, sempre presenti e attenti alle esigenze dei malati del territorio, che ci aiutano a far fronte ai costi operativi. Abbiamo una bella rete che ci supporta, ma lavoriamo per ampliarla sempre di più».

Una rete, dunque, che si snoda su 15 Comuni, con un bacino d’utenza di oltre 250mila abitanti e un team di medici, infermieri e psicologi sempre pronti a garantire un’assistenza domestica capillare all’interno della provincia di Ancona, accompagnando i malati e le loro famiglie nel percorso post-ospedaliero e nei momenti più delicati delle fasi terminali della malattia. La rete, inoltre, può contare sull’aiuto concreto di numerose aziende private, che hanno deciso di supportarne le attività. Tra queste, anche Marvit SpA, torneria di Osimo Stazione che, negli ultimi due anni, ha deciso di sostenere con una donazione il progetto ‘Adotta un infermiere’, lanciato da Iom per favorire le cure domiciliari e palliative dei propri pazienti.

Per sensibilizzare la popolazione, Iom Ancona ha lanciato in occasione del quarantennale un importante e articolato programma di attività che accompagneranno il territorio da gennaio a novembre 2026, con l’obiettivo di avvicinare quante più persone possibili alla causa dei malati e della loro assistenza domiciliare, attraverso campagne di sensibilizzazione e di spettacoli nelle piazze e nei teatri del territorio. «Con l’aiuto di tutti – ha concluso Luchetti – riusciremo a garantire ai nostri pazienti e alle loro famiglie le cure adeguate di cui hanno bisogno».

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