Blackout in raffineria, l’Ast rassicura:
«Nessun pericolo per la salute pubblica»

«Al momento non ci sono particolari evidenze che possano suggerire problematiche di carattere sanitario, in quanto l’andamento delle concentrazioni degli inquinanti presi in considerazione non ha evidenziato i superamenti dei limiti normativi, qualora previsti, e dei valori di riferimento individuati dalla consultazione della letteratura di settore».
A scriverlo, in relazione al blackout accaduto domenica in raffineria, è il Dipartimento di prevenzione – Servizio ambiente e salute dell’Ast Ancona, in una nota protocollata in Comune nella mattinata di oggi.
La missiva dell’azienda sanitaria risponde a una lettera inviata lunedì dal sindaco Stefania Signorini e riepiloga l’azione intrapresa dal servizio una volta informato dell’inconveniente: domenica stessa il reperibile Ast ha effettuato un sopralluogo, il personale in servizio si è tenuto in contatto con i tecnici dell’Arpam, mentre il giorno successivo sono stati analizzati i dati vidimati dall’Arpam stessa.

L’Ast, si legge nella nota inviata al Comune di Falconara, «ha provveduto a consultare i dati pubblicati sul sito web Arpam, riguardanti le concentrazioni degli inquinanti atmosferici rilevati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria presenti nel territorio del comune di Falconara Marittima, relativi alla giornata del 14 dicembre 2025, disponibili sul sito medesimo. Le sostanze su cui si è concentrata in particolare l’attenzione sono state il benzene, gli idrocarburi non metanici (NMHC), l’idrogeno solforato (H2S) e l’anidride solforosa (SO2). I valori rilevati, in considerazione dell’evento di cui all’oggetto, non hanno costituito un pericolo per la salute».
La relazione dell’Arpam ha preso in esame anche i valori di polveri sottili (che non evidenziano particolari variazioni nelle ore interessate dal blackout) e di biossido di azoto (che nella giornata di domenica evidenziano concentrazioni lontane dalla media oraria massima), oltre a quelli di benzene, anidride solforosa, acido solfidrico, idrocarburi non metanici, che presentano tutti «oscillazioni tipiche del periodo» stando ai dati raccolti alle tre centraline (Falconara Scuola, Falconara Alta, Falconara Acquedotto).

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