Si sono ritrovati in tanti, oggi pomeriggio in Piazza Roma davanti al Comune di Senigallia, per chiedere la chiusura dell’allevamento di maiali della provincia di Ancona finito nel mirino dei carabinieri forestali. Gli animalisti hanno anche sollecitato l’adozione di provvedimenti severi, come l’interdizione dall’esercizio dell’attività, nei confronti dei responsabili che hanno messo in atto gesti di crudeltà contro quei suini. Il flash mob di protesta partito alle 15.30 è stato organizzato dall’associazione ‘Essere Animali’ di Senigallia. Gli attivisti della onlus erano riusciti a filmare, con una telecamera nascosta da un infiltrato, le violenze inflitte agli animali. Un documento definito ‘agghiacciante’ era stato poi allegato come prova all’esposto penale contro quello che è stato ribattezzato l’”allevamento degli orrori”. “Migliaia di persone hanno firmato in pochi giorni la nostra petizione e ora abbiamo voluto mandare un messaggio ancora più incisivo alle Istituzioni. – spiega in una nota l’associazione animalista – Come ad ogni manifestazione promossa da Essere Animali la nostra è stata una protesta determinata e pacifica”. Alle istituzioni è stato chiesto un immediato intervento. Il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, verso le 16 ha incontrato i manifestanti ma ha potuto solo garantire impegno, per quanto di sua competenza, alla luce di quello che decideranno i giudici. Le indagini, infatti, non sono state ancora chiuse ed è in itinere un procedimento giudiziario che dovrà chiarire tutti i contorni della vicenda.
Maiali maltrattati, il video girato dai forestali nel capannone
Maiali maltrattati nell’allevamento: blitz dei carabinieri forestali (foto/video)
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