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Strage di Corinaldo, atto secondo:
in 18 rischiano il processo

IN AULA - Domani, alle 12, al via l'udienza preliminare dell'inchiesta focalizzata sulle autorizzazioni rilasciate alla Lanterna Azzurra e sugli aspetti di sicurezza del locale, teatro nella notte dell'8 dicembre 2018 della tragedia in cui persero la vita sei persone. Già condannati i rapinatori che spruzzarono lo spray urticante. Il sindaco Matteo Principi: «Sarà un percorso lungo ma il sentimento che ci guida è e rimane quello di metterci a disposizione della Verità. Ora più che mai»

L’ingresso della Lanterna Azzurra durante la fiaccolata del 14 dicembre 2018

 

Strage di Corinaldo, tocca ai ‘colletti bianchi’. Domani, alle 12, l’inizio dell’udienza preliminare legata al procedimento aperto per vagliare eventuali omissioni per la sicurezza della Lanterna Azzurra la notte dell’8 dicembre del 2018 e presunte irregolarità nel rilascio dell autorizzazioni ai gestori del locale. L’udienza si terrà dieci mesi dopo la fine del processo con rito abbreviato che ha visto condannare sei ragazzi della Bassa Modenese accusati di aver spruzzato lo spray al peperoncino (per commettere furti e rapine), causando così la fuga scomposta dalla discoteca di Madonna del Piano. Quella notte hanno perso la vita cinque persone (cinque adolescenti e una mamma) e circa 200 sono rimaste ferite, alcune anche gravemente. Domani, probabilmente, ci sarà spazio solo per le costituzioni di parte civile. In diciotto rischiano di finire a processo. Tra questi, i gestori del locale, i proprietari dell’immobile, alcuni addetti alla security la notte dell’8 dicembre di tre anni fa e sei componenti della Commissione di Vigilanza, organo adibito al rilascio delle autorizzazioni di pubblico spettacolo. Tra i reati contestati, la cooperazione in omicidio colposo plurimo, lesioni personali, disastro colposo e varie fattispecie di falso. Per la procura, il locale non poteva essere destinato all’attività di intrattenimento e non garantiva le necessarie condizioni di sicurezza in caso di emergenza. Varie le difformità ravvisate dai periti nominati dai pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai: dalle luci dell’uscita di sicurezza numero tre, alla rampa esterna, passando per la manutenzione delle balaustre. Proprio all’uscita numero tre si era accalcata la quasi totalità dei ragazzi presenti al locale al momento del fuggi fuggi scomposto, creato dallo spray al peperoncino utilizzato dai rapinatori condannati in primo grado. A morire, schiacciati dalla calca, furono i minorenni Asia Nasoni, Emma Fabini, Benedetta Vitali, Mattia Orlandi, Daniele Pongetti e la 39enne Eleonora Girolimini.

«Domani mattina davanti al gup del Tribunale di Ancona Francesca De Palma si terrà l’udienza preliminare per la vicenda Lanterna Azzurra nella quale sono fra gli indagati in qualità di Presidente della Commissione di vigilanza che ha rilasciato la licenza di pubblico spettacolo. I reati contestati a vario titolo vanno da omicidio colposo plurimo a lesioni personali, falso ideologico in atto pubblico e disastro colposo. Con trasparenza ci tengo ad informare la Comunità, come sempre fatto, sull’evolversi di questa vicenda. Ora in fase processuale. – ha scritto oggi pomeriggio su Facebook  il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi – Sarà un percorso lungo, anche per Corinaldo, ma il sentimento che ci guida è e rimane quello di metterci a disposizione della Verità. Ora più che mai. Oggi un pensiero va a chi non c’è più».

(fe.ser)

Strage di Corinaldo, inchiesta bis: fissata l’udienza preliminare In 18 rischiano il processo

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