Sarà modificato il regolamento comunale degli oneri di urbanizzazione nel calcolo per le attrezzature sportive di Ancona: costerà sicuramente meno creare strutture coperte per gli impianti sportivi e realizzarne di nuovi anche in aree scoperte. Il provvedimento, illustrato questa mattina durante i lavori della II e I Commissione consiliare in seduta congiunta dall’assessore Angelo Eliantonio e, per gli uffici comunali, dagli architetti Procaccini e Sorbatti, è già stato approvato in giunta e sarà sottoposto al Consiglio comunale nella seduta di giovedì prossimo.
In sintesi la prima modifica al Regolamento comunale degli oneri di urbanizzazione prevede l’equiparazione delle attrezzature sportive al coperto alle nuove costruzioni o ristrutturazioni di edifici industriali col parametro di metro quadro di costruzione mentre ora si utilizzano i coefficienti delle strutture alberghiere. La seconda prevede l’introduzione del costo di costruzione pari al 5% del valore dell’impianto da realizzare. La terza modifica attiene alle aree delle strutture sportive scoperte con l’inserimento di un parametro in analogia alle piazzole dei campeggi. Quanto alle costruzioni accessorie agli impianti sportivi, come bar, piccoli negozi o tavole calde di supporto all’attività sportiva per non costituire sperequazioni con quelle analoghe presenti in altre aree, l’onere di urbanizzazione sarà mantenuto e quantificato sul parametro del metro cubo anche perché questo tipo di attività hanno una altezza massima che non supera i 3 metri. Ben diverso invece il volume richiesto per la copertura con pallone geodetico ad esempio per un campo sportivo di pallavolo che necessità invece di almeno 12-15 metri di altezza.
«In questo momento il Comune per stabilire l’incidenza degli oneri di urbanizzazione si riporta al Regolamento elaborato sulla base di uno schema di delibera che fu inviato dall’Anci tutti i Comuni delle Marche nel 2011. Schema poi recepito dal Consiglio comunale di Ancona nel 2012 come frutto di un lavoro articolato dalla commissione urbanistica dell’Anci Marche. – ha spiegato l’assessore Eliantonio – Dal 2012 ci basiamo su quelle tabelle per l’incidenza degli oneri in attesa che la Regione, ente competente per legge, si pronunci sui nuovi . La legge urbanistica regionale è stata approvata a novembre 2024 ed entro qualche mese la Regione stessa comunicherà tutti i Comuni queste tabelle. Da l andremo a fare valutazioni ulteriori. Nel frattempo la legge prevede che nelle more delle statuizioni regionali i Comuni posano decidere in autonomia e noi oggi ci siamo accorti che il regolamento recepito il 2012, presenta una sorta di anomalia, frutto sicuramente di un errore materiale. Ci siamo pertanto sentiti in dovere di intervenire subito perché nel caso di realizzazione di impianti sportivi coperti come piscine, campi da tennis, campi da padel e da calcio o palestre oltre in 450 mq, la tariffa degli oneri di urbanizzazione da applicare oggi risulta essere calcolata al metro cubo di costruzione mentre invece quello che diceva lo schema Anci che orienta tutt’oggi tutti i Comuni della Regione e che vede quindi una dirimente difformità nel Comune di Ancona rispetto agli altri enti, la tariffa da applicare per questa tipologia è quella prevista per gli edifici industriali, quindi è calcolata al metro quadro. La differenza è sostanziale perché incide molto pesantemente sui costi. Andiamo pertanto a correggere questo errore materiale. Modifica al regolamento che riguarderà anche le strutture sportive scoperto» ha ricordato Eliantonio.
L‘architetto Procaccini, responsabile del procedimento, ha aggiunto che «il Tuel affida alle Regioni il compito di definire le tabelle parametriche sulla base delle quali Comuni poi applicano gli oneri di urbanizzazione. Nel caso specifico nella Regione Marche questo fu fatto dopo la legge che ha introdotto e istituto l’onere di costruzione nel 1977 con l’approvazione di un regolamento regionale in vigore fino al 2010 che poi fu abrogato. In quella occasione l’Anci diede una linea guida ai Comuni con lo schema di regolamento con le tariffe. La stessa legge nazionale prevede che in assenza di regolamento regionali i Comuni provvedono in autonomia, In questa fase transitoria alla nuova legge regionale urbanistica, nelle more dell’approvazione del regolamento regionale i Comuni sono titolati a intervenire sul loro. Gli uffici del Comune di Ancona si sono accorti che la modalità di calcolo del contributo di costruzione per quanto riguarda le attrezzature sportive nel Regolamento vigente è assimilata dall’attrezzatura turistico ricettivo, pertanto è soggetta a un contributo calcolato sul volume di costruzione in riferimento alle primarie alle secondarie e quindi determina un onore sostanziale» ha evidenziato l’architetto.
Le motivazioni all’origine della proposta di delibera che gioved andrà al voto del Consiglio comunale di Ancona prende le mosse dallo stesso schema di regolamento originario Anci proposto ai Comuni, e all’articolo 18 dell’attuale regolamento comunale introduce un secondo comma che era contenuto nella proposta originaria, in base al quale il contributo di costruzione viene calcolato sulla base della superficie delle attrezzature interessate. In sostanza con la modifica si ritiene che il parametro dell’altezza è poco significativo per l’attrezzatura nei vari tipi di sport. L’altezza è piuttosto legata alla funzione. Oltretutto la modalità di calcolo precedente al Regolamento del 2012 già prevedeva questo tipo di indicazione che ora sarà ristabilita.
I tecnici comunali stamattina in Commissione hanno anche precisato che la proposta di modifica dell’articolo 18 prevede l’equiparazione delle strutture sportive in alcune zone limitate dal Piano regolatore comunale a quelle industriali, quindi su un contributo unico (non più primario e secondario) e il parametro di riferimento è la superficie della costruzione e non il volume. Con la proposta di delibera si aggiunge un ulteriore contributo sul costo di costruzione dell’edificio (il 5% di costruzione dell’edificio) mentre per le strutture scoperte sportive è previsto (come lo era in precedenza al 2012) un contributo di costruzione paragonato alle attrezzature turistiche, alle piazzole destinate al campeggio.
Il consigliere d’opposizione Diego Urbisaglia (Ancona Futura) ha chiesto di poter capire in quale zone della città si potrà beneficiare della novità «visto che l’assessore ci ha anticipato che questa proposta come altre fa parte dal progetto ‘sblocca-Ancona’ e che facilita le associazioni sportive per il vantaggio di ‘spingersi’ in altezza. Sarà utile per avere una fotografia sulle ricadute territoriali sulla città». Jacopo Toccaceli (FdI), consigliere di maggioranza, ha invece domandato perché nel 2012 è stata introdotta questa modifica, è stato un errore materiale o c’era volontà? era il suo interrogativo. La consigliera di minoranza Susanna Dini (Pd) ha infine chiesto chiarimenti sulle motivazioni dell’introduzione del contributo del costo di costruzione del 5% che nell’immobile industriale puro non si conteggia. Le è stato spiegato che è stato applicato in analogia a quanto avviene per le strutture commerciali che spesso sorgono in zone industriali ed in questo caso è stato equiparato. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato a maggioranza in Commissione con l’astensione dell’opposizione.
(Redazione CA)
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