Fermato dalla polizia,
si identifica esibendo un ‘Gratta e Vinci’

ANCONA - Il giovane è stato denunciato. Nei guai anche il fidanzato di una ragazza ubriaca che ha iniziato a bestemmiare e insultare gli agenti che la stavano soccorrendo

Controlli della polizia in centro (Archivio)

Massiccio controllo del territorio nella giornata di ieri che ha visto tre denunce: due italiani e uno straniero.
Sono state 161 le persone identificate di cui 76 con procedenti specifici mentre 34 i veicoli fermati.
Le denunce riguardano un tunisino di 19 anni che, nei pressi di piazza Roma, al momento del controllo da parte dei poliziotti è stato trovato in possesso di 0.8 grammi di sostanza stupefacente nascosta all’interno del giubbotto.

Uno dei due italiani, un 28enne, è stato invece controllato nei pressi di piazza del Papa. I poliziotti, una volta fermato per un controllo, gli hanno chiesto i documenti ma il giovane, nel tentativo di fare lo sbruffone, ha esibito un ‘Gratta e vinci’ ignorando le richieste della polizia.
Il risultato è stato quello di venire accompagnato subito in questura nonostante si divincolasse di continuo, urlasse e insultasse gli agenti. Completamente ubriaco, è stato denunciato prima per urbiachezza manifesta e successivamente per resistenza e minaccia ad un Pubblico Ufficiale. Anche dopo essere stato condotto in questura, ha infatti continuato con il suo comportamento, minacciando pesantemente gli agenti.

In serata invece, sempre nel centro cittadino, i poliziotti hanno notato una giovane coppia. La giovane, era incapace di reggersi in piedi a causa del suo stato alterato anche in questo caso dall’alcool. Immediatamente le è stato prestato soccorso ed è stata chiamata un’ambulanza. Nel frattempo il fidanzato, un 30enne, ha iniziato però ad inveire contro i poliziotti, minacciandoli e tentando di aggredirli. Così, mentre lei veniva soccorsa, lui veniva accompagnato in questura dove continuava a bestemmiare e a minacciare gli agenti. L’uomo è stato quindi denunciato per ubriachezza manifesta, resistenza, minaccia e per il reato di bestemmie e manifestazioni ingiuriose.

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