Ancona, il Comune si conferma
«istituzione democratica e antifascista»

VOTO unanime e bipartisan, oggi pomeriggio in aula, per la mozione presentata dalla dem Mirella Giangiacomi. Il sindaco Daniele Silvetti: «Si può essere convintamente, orgogliosamente di destra e dichiararsi antifascisti. Non potrei pensarla diversamente»

 

Il Comune di Ancona riafferma di essere un’istituzione democratica e antifascista all’indomani delle celebrazioni del Giorno della Memoria. Dopo un lungo dibattito, che è servito anche a riallineare le posizioni, è stata approvata all’unanimità (26 i consiglieri presenti) oggi pomeriggio in Consiglio comunale la mozione presentata dalla consigliera del Pd Mirella Giangiacomi. Alla guida di un’amministrazione comunale di centrodestra, Il sindaco Daniele Silvetti al termine degli interventi, e in fase di dichiarazione di voto ha sottolineato come «questa mozione va convintamente votata. Senza volermi sostituire a chi l’ha presentata, io avrei semplicemente precisato che il Consiglio comunale essendo istituzione democratica e antifascista non deve assolutamente ribadire nulla, Difficilmente troverei qualcuno che possa asserire il contrario, che questa assemblea possa essere ritenuta vagamente o lontanamente antidemocratica o non antifascista. Questo un po mi ha sorpreso, poi concordo nell’invito alle scuole perdurare tutte le attività di sensibilizzazione. Per quanto mi riguarda, si può essere convintamente, orgogliosamente di destra e dichiararsi antifascisti. Non potrei pensarla diversamente».

Daniele Silvetti

«I rapporti con la sezione dei partigiani d’Italia così come con l’Istituto Antonio Gramsci sono di grandi intese. – ha ricordato il primo cittadino di Ancona – Abbiamo dato il nostro contributo non solo nella partecipazione, quella è doverosa, quando ci hanno chiesto di adoperarci fattivamente. Ci hanno chiesto ad esempio di rimuovere la vela che oscurava il Monumento ai caduti in via Martiri della Resistenza (era un po’ di anni che la chiedevano) e l’abbiamo fatto subito, Abbiamo già dato mandato gli uffici di recuperare e restaurare le lastre e la cancellata del movimento alla Resistenza che si trova all’interno del Parco del Pincio perché vogliamo per il 25 Aprile verificare la possibilità di fare un percorso diverso dal solito. Insomma fatto di concerto con l’Anpi. Anche oggi ho avuto modo di dialogare con i vertici dell’Istituto Gramici per alcune iniziative editoriali che presenteremo in quest’aula. Quest’aula che peraltro ha visto già da domenica alcuni avvenimenti come la presentazione del libro sul ‘Razzismo prima del leggi razziali’ a cui ho partecipato e ho portato il saluto oltre che un piccolo contributo. Questa mozione va convintamente votata, ma forse in questo Consiglio comunale abbiamo parlato poco di Shoah, di persecuzioni razziste. Io ritengo pertanto che ci debba essere un voto convinto, senza alcuna esitazione. Credo di aver dichiarato e palesato sulla pubblica piazza qual è il mio pensiero. Rappresento la città di Ancona e non voglio essere da me rispetto ai sindaci che mi hanno preceduto» ha ribadito Daniele Silvetti.

Mirella Ginagiacomi

La consigliera dem Mirella Giangiacomi ha ringraziato tutti i colleghi che sono intervenuti «sia pure con sfaccettature diverse, soprattutto Giacomo Petrelli che è stata la voce giovane di questa di questa seduta, e il sindaco per quello che ha fatto. – ha detto- Le riconosco un grande impegno in questi giorni però, sindaco, vorrei che uscissimo dalle commemorazioni ed entrassimo nella quotidianità, nella vita reale che ci deve far tornare a quello che dice la Costituzione. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche, condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà, l’uguaglianza dei cittadini. Dico questo perché nessuno parla di ritorno l regine totalitario in Italia o di fine della democrazia. Non è stato questo il senso né del mio discorso né degli altri colleghi che si sono succeduti. Il tema è combattere tutte quelle derive che portano all’annullamento delle libertà dei singoli quando quei singoli agiscono si muovono in ambienti diversi. Mi sono interrogata sul termine deportazione che ho sentito dal presidente degli Stati Uniti e io mi preoccupo se quel linguaggio fa presa sui giovani perché deportazione è una parola orribile».

La consigliera d’opposizione del Pd ha poi evidenziato come vada ricordata la Shoah ma anche «tutte le persone che sono morte per difendere le proprie idee. Questo è il senso della mia mozione. Se il Comune riafferma il proprio essere un’istituzione democratica antifascista, fa il suo dovere». La sintesi l’ha tirata il consigliere di maggioranza Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista): «Qui non ci sono patenti di qualcuno che può affermare di essere più antifascista: siamo tutti antifascisti siamo tutti con convinti che quella è stata una storia dalla quale vanno prese le distanze. Siamo tutti convinti che nelle scuole se ne parli».

(Redazione CA)

 

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