
Il presidente dell’Anpi Osimo, Niccolò Duranti, mentre depone la corona di alloro al cippo di via Lionetta lo scorso 25 aprile
Domenica prossima, 6 luglio, alle ore 21, nell’atrio del Palazzo comunale di Osimo, si celebreranno gli 81 anni della Liberazione della città dal nazifascismo. L’iniziativa, promossa dal Comune di Osimo e dall’Anpi, sarà un momento di memoria e riflessione sull’attualità ripercorrendo uno degli eventi più significativi della storia locale del Novecento.
«Durante l’incontro verranno ricordate le figure di alcuni cittadini osimani che, con coraggio e determinazione, scelsero di opporsi al regime fascista e l’esercito nazista: lo fecero combattendo all’estero, in quelle terre che prima dell’8 settembre erano territorio di conquista, dove magari interi reparti si macchiarono di rappresaglie e deportazioni della popolazione civile locale. – fa sapere in una nota l’Anpi Osimo- Dopo l’Armistizio e lo sbandamento dell’esercito anche alcuni osimani compirono una scelta coraggiosa di riscatto che avrebbe segnato le loro esistenze: alcuni entrarono nelle fila della Resistenza locale, in Jugoslavia, Grecia e Albania, altri rifiutarono l’adesione alla Repubblica Sociale Italiana, scelta questa che per molti di loro significò la deportazione nei campi di concentramento. Questo incontro intende restituire voce e dignità a uomini che contribuirono, anche lontano dalla propria terra, alla lotta per la libertà, la democrazia e la pace: narreremo le vicende degli osimani della Divisione Acqui di Cefalonia, dei marinai di Lero, dei naufraghi del piroscafo Oria, dei partigiani delle divisioni italiani Mameli e Garibaldi affiliate all’Esercito popolare di Liberazione della Jugoslavia e dell’Albania» conclude l’Anpi Osimo.
Dopo l’intervento della sindaca Glorio, relatori della serata saranno il generale Massimo Coltrinari, storico, direttore Cesvam e docente di storia militare, Niccolò Duranti e Edoardo Cintioli, presidente e vice presidente della sezione Anpi di Osimo. Una serata per non dimenticare e per continuare a scegliere la democrazia e la pace.
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