Linee programmatiche,
via libera dalla Sala Gialla:
«Ecco gli 8 punti per la Osimo futura»

APPROVATO ieri in Consiglio comunale con i voti di maggioranza il programma amministrativo della sindaca Michela Glorio che si snoda su progetti per una città attrattiva, sociale, connessa, sostenibile e sicura, con benessere e tanta storia. «Un programma sfidante che ha spaccato la minoranza» ha osservato la capogruppo dem Eliana Flamini. Astenuto il gruppo Progetto civico Osimo 2030 che per voce di Francesco Pirani, Sandro Antonelli e Paolo Strappato ha rilevato la poca chiarezza sulla nuova viabilità pensata per l’asse Macerata-Ancona. Contrari i consiglieri di FdI che attraverso la capogruppo Michela Staffolani, hanno annunciato la riammissione del Comune «ai famosi 8 milioni di finanziamento per la variante all’ex Ss 361, prendeteli stavolta anche se arrivano da un governo regionale che non vi piace»

I consiglieri comunali al lavoro nella Sala Gialla alla vigilia del Ferragosto

 

Con 14 voti favorevoli, arrivati dai banchi di maggioranza, il no dei tre consiglieri di FdI e l’astensione di cinque rappresentanti del gruppo Progetto civico Osimo 2030, è stato approvato ieri nella Sala Gialla il documento programmatico del mandato amministrativo 2025-2030 presentato dalla sindaca Michela Glorio. «E’ la trasposizione del programma elettorale, costruito dopo aver raccolto le segnalazioni durante le due campagne elettorali del 2024 e 2025. Un documento composto di 8 punti che racchiudono tutti i settori e le aree di interesse per la città» ha esordito in aula la prima cittadina di Osimo nell’illustrare i progetto che proiettano nel prossimo quinquennio la città declinandola come attrattiva, sociale, connessa, sostenibile, sicura, con benessere e tanta storia.

 

La sindaca Michela Glorio

 

«Auspico che maggioranza e minoranza possano collaborare in maniera costruttiva per realizzare queste linee di indirizzo per il bene di Osimo. Ci sarà tanto da fare, dovremo insieme fare tutto il possibile per lasciare alle future generazioni una città migliore» ha evidenziato Michela Glorio ricordando, in un passaggio di voler mettere mano alle opere «per migliorare i collegamenti tra i quartieri con bretelle specifiche. Cercheremo risorse in Regione, viceversa metteremo fondi a bilancio per completare alcune arterie, come via Sbrozzola, il bypass Abbadia, aprire collegamento tra via Montegalluccio e zona industriale di San Biagio, prolungare via Spontini per alleggerire via Molino Mensa, solleciti ai lottizzanti privati che nelle convenzioni stipulate in Comune si erano impegnati a migliorare la viabilità ma non sempre questo è poi avvenuto. – ha spiegato Glorio – Solleciteremo anche la Provincia per bypass Padiglione lato Campocavallo che è arrivato al progetto esecutivo ma serviranno altri fondi per l’appallato visto l’aumento prezzi dopo il Covid. Migliorare sicurezza stradale a San Biagio. Per la grande viabilità sull’asse Macerata-Ancona serviranno fondi sovra comunali per un progetto importante e utile alla città e non solo. Dovremo interloquire con altri enti per capirne la fattibilità. Completare progetto ciclopedonale Vescovara-Campocavallo e riavere fondi regionali per ciclovia del Musone tra Osimo Recanati e Loreto fino al mare. Rivedere e potenziare Piano mobilità sostenibile e Piano abbattimento barriere architettoniche. Faremo ogni anno Piano di manutenzioni di asfalti e marciapiedi. Abbiamo già fatto un tour nei quartieri per avere una prima lista di priorità. Entro fine anno metteremo fondi a bilancio per fare interventi a primavera prossima. Contrari alla stazione merci di Osimo – Castelfidardo, non perché contrari allo sviluppo economico ma perché quella è zona molto fragile e un nuovo insediamento di 2 km di binari, cemento e capannoni ne aggrava la situazione. Favorire energie pulite ma non impianti speculativi. Per questo abbiamo espresso con delibera di giunta la contrarietà ai due impianti di via Coppa e via di Jesi da trasformare in biometano».

 

 

La sindaca ha messo in risalto anche l’importanza della pianificazione «in linea con l’ambiente e la lotta al dissesto idrogeologico. Riduzione del consumo di suolo, riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Lo prevede già il Puc approvato un paio di anni fa dall’amministrazione Pugnaloni, con input a rigenerazione urbana e lotta al degrado. Quindi rafforzare il servizio di igiene, per migliorare la gestione della derattizzazione e contenimento dei piccioni. Monitoraggio idrico e delle falde acquifere. Regolamento antenne da aggiornare nella sua parte cartografica, per contenere il numero di impianti radioelettrici che le compagnie vogliono installare sul territorio osimano. Ci sono due ricorsi in essere su antenne in via Molino Mensa e via Tonnini».

 

Michela Staffolani

 

La capogruppo di FdI, Michela Staffolani ha parlato invece di ‘libro dei sogni’. «Ovviamente io faccio il tifo per Osimo – ha detto – e mi accontenterei che si portasse a termine quanto promesso negli ultimi 10 anni, dalla viabilità sull’asse Macerata-Ancona, al recupero del Muzio Gallo, al parco di San Sabino. Faccio presente che nel piano infrastrutture 2032 della Regione Marche sono stati rimessi i famosi 8 milioni di finanziamenti. Vi prego di prenderli stavolta, benchè arrivino da un governo regionale che non vi piace, perché servono per la variante alla Ss 361. Così come servono i 2,4 milioni di euro che un anno fa sono stati tolti dai fondi ministeriali perché per ben 2 voltein quanto non sono stati rispettati dall’Amministrazione comunale i termini di scadenza del progetto. Ora sono in fase di riprogrammazione con la Regione. La Stazione Merci di Castelfidardo, al confine con Osimo Stazione?  Capisco che possa essere tema di campagna elettorale specialmente prima delle Regionali del 28 e 29 settembre, ma è stato già chiarito dal governatore Acquaroli che non si farà perché con Rfi si sta valutando un altro sito. Oggi voi in queste 21 pagine ci chiedete di votare parole».

 

Francesco Pirani

 

Il consigliere Francesco Pirani (Progetto civico Osimo 2030) invece ha posto l’accento «sulla difficoltà di andare a programmare quella che sarà la nostra città fra 5 anni ma mi sembra che non sia una soluzione ideale quello di andare a fare una elencazione di cose che sappiamo già tutti quanti non si andranno a realizzare se non che in una decima parte. Leggendo i programmi elettorali del 2014 e del 2019, oggi ritrovo molti punti che erano già stati espressi allora, dalla realizzazione della scuola di Campocavallo, a bilancio nel 2015 e che ritroviamo nel programma 2030, alla digitalizzazione che è stata avviata nel corso degli anni e che per tutta una serie di motivi, non tutti attribuibili alla sfortuna, si è arenata andando a influenzare negativamente il rapporto con imprenditori e cittadini (penso ai tempi lunghissimi per l’accesso agli atti). Sulla viabilità dell’asse Macerata-Ancona in questo programma il progetto viene trattato in abbastanza asettica. Cara sindaca, poi si fa presto a parlare di energie pulite. Ho cercato con un collega di creare una Comunità energetica rinnovabile ma non è stato possibile realizzarla  perché la cabina primaria di Osimo non è più in grado di ricevere energia. Stesso problema mi si è presentato per l’impianto fotovoltaico. Le ricordo che la titolarità delle reti è di Dea, e che fa parte del comparto delle aziende partecipate del Comune».

 

Sandro ANtonelli

 

Sulla stessa lunghezza d’onda altri consiglieri di Progetto civico 2030. Sandro Antonelli ha sottolineato come sulla nuova scuola di Campocavallo nell’ultimo Consiglio di quartiere l’Amministrazione abbia chiesto ai cittadini «di stabilire se sia meglio il progetto originario che prevedeva un piccola palestra e non utilizzabile per altre attività sportive piuttosto che mandare avanti il progetto con la variante che l’Amministrazione Pirani aveva proposto per redenere quella palestra aperta anche ad altre società in orario extrascolastico. Come se questa decisione debba essere in capo ai cittadini e non all’Amministrazione comunale». Il vice presidente del Consiglio, Paolo Strappato ha invitato l’Amministrazione a dare priorità al Piano Urbano del Traffico. «Ciò che prevede l’attuale Prg non sarà realizzato nel breve medio periodo perché comunque le lottizzazioni non avranno avanti e quindi è impossibile realizzarle. – ha rciordato l’architetto – Sappiamo inoltre che i collegamenti intervallivi o inter-quartieri come li chiamate voi non risolvono il problema della connettività extra territoriale. Se non si risolve quel problema Osimo resterà soffocata da un traffico che non gli appartiene. E poi ci sono tutte le problematiche del centro storico, dei parcheggi, dell’accesso e della mobilità. Infine va subito messa mano alla strumentazione urbanistica approvata nel 2024. Il Prg dovrà essere rivisto alla luce della nuova legge regionale nell’arco di poco tempo. Già in sede di applicazione sono emerse criticità, a partire dai progetti di rigenerazione urbana, che stanno mettendo in difficoltà i professionisti del settore».

 

Paolo Strappato

 

I progetti pensati per la Osimo del futuro hanno incontrato invece il plauso della capogruppo del Pd, Eliana Flamini, collegata ieri con l’aula consiliare da sistema remoto e che al termine della seduta ha postato un commento sui social. «Quello delle Linee programmatiche 2025-2030 votate in Consiglio comunale e’ un testo ampiamente condiviso in maggioranza, concertata in ben due campagne elettorali con la cittadinanza tutta- ha detto – Un testo caratterizzato da forte concretezza, fattibilità, attenzione alle parti socialmente deboli della popolazione. Il programma è molto sfidante, ma proprio per questo pone forte attenzione ai dettagli ed alla fattibilita a breve termine per tutti i temi principali: dal territorio, alla messa in sicurezza, ala sostenibilità sociale, economica e fisica dei cittadini tutti con una visione a 360° sul futuro della città tutta. La minoranza si spacca, mentre FdI denota di essere in piena campagna elettorale, il gruppo di Pirani concorda che molto del programma è condivisibile e quindi realistico! Ora via, veloci, lasciando dietro le spalle un anno di nulla, di mancata amministrazione e di commissariamento per far rivivere una città importante per sé e per tutta la Valmusone» ha rimarcato Flamini.

Eliana Flamini

In apertura di seduta sono state votate le surroghe delle consiliere comunali dimissionarie Saura Casigliani (Pd) e Caterina Donia (Uniti per Michela Glorio Sindaco) e approvata l’entrata in aula dei primi dei non eletti nelle rispettive liste: Francesco Lanari e Adolfo Rossini.

(Redazione CA)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X