Si respira un’aria tropicale nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Salesi. Il reparto Tin dell’ospedale pediatrico di Ancona, punto nascita di riferimento nelle Marche, ma anche a livello nazionale, «é senza aria condizionata da qualche giorno» denuncia una neomamma. Che evidenzia come come questo «fiore all’occhiello della struttura sanitaria, anziché essere tenuto in massima considerazione per le eccellenti prestazioni rivolte a neonati di qualsiasi grado di prematurità e a neonati a medio rischio (patologia neonatale), non é degno – almeno questo é quanto si deduce dai fatti – neanche di una manutenzione» spiega una degente, una mamma di 34 che da pochi giorni ha dato alla luce due gemelli. A poco o nulla sono valse fino ad ora le segnalazioni da parte del personale e dei genitori dei piccoli pazienti ricoverati in questo reparto speciale, che ospita fino a 31 culle termiche: alle coppie, infatti, é stato risposto dal responsabile che al momento la struttura sanitaria non assicura la riparazione dell’impianto di condizionamento dell’aria, in quanto obsoleto. Soluzione tampone? Deumidificatori, installati nella giornata di giovedi14 agosto, che costituisce uno strumento insufficiente per contrastare il caldo del reparto, date le grandi dimensioni dello stesso ed il numero di culle termiche ospitate».
Nella serata di mercoledì 13, la neomamma degente si é sentita male a causa del caldo ed é stata costretta ad abbandonare la Tin accompagnata dal marito il quale, a seguito dell’episodio, ha contattato i referenti della struttura per segnalare, a sua volta, le precarie condizioni in cui versa la terapia intensiva neonatale. «L’unico momento di conforto in queste difficili giornate – ha dichiarato la donna, abbandonando il reparto – si riduce a una stretta di dita dentro all’incubatrice. Con questo caldo non riesco nemmeno a godermi questo breve momento». La neomamma, che é sempre rimasta cosciente, essendo ancora ricoverata presso la struttura ospedaliera, é stata in seguito riaccompagnata al terzo piano nella stanza, il cui bagno é privo di doccia e acqua calda, altro aspetto segnato a piú riprese all’Urp. «In merito alle temperature tropicali in Tin, infine, bisogna anche considerare gli effetti sul personale sanitario che, con un carico lavorativo gravoso in termini di qualità e di tempo, é sottoposto a un ulteriore stress, quello appunto del caldo senza sosta. Nella Tin si combattono giorno dopo giorno numerose battaglie, in cui i piccoli e piccolissimi guerrieri sono sottoposti ininterrottamente alle cure da parte di personale medico altamente qualificato: rendere l’ambiente il più sereno e vivibile possibile é il minimo che si possa fare per i pazienti e lo staff medico di quello che, almeno sulla carta, dovrebbe essere un ospedale di terzo livello» fa osservare la puerpera.
Riguardo la segnalazione, la direzione aziendale Aoum, come già fatto da Ilaria Burattini, direttore della Struttura di Terapia Intensiva Neonatale, chiarisce in una nota che «anche con le temperature attuali, non c’è rischio per la salute dei piccolini in quanto la loro temperatura è costantemente monitorata con una doppia sonda; i neonati sono riscaldati da lettini radianti ed incubatrici che erogano temperatura ed umidità predefinite secondo criteri specifici e modificabili sulla base della loro temperatura cutanea. Al riguardo non sono riportati casi di aumento della temperatura corporea dei neonati da causa ambientale».
L’Aoum, «come ribadito più volte, nonostante l’avvio dei cantieri del nuovo Salesi non è stata inerte e continua senza sosta a manutenere e ammodernare – compatibilmente con la vetustà della Struttura che ha oltre 100 anni – il plesso di via Corridoni.- prosegue il comunicato – Proprio per evitare situazioni critiche rispetto al consumo energetico dei condizionatori, è stato installato un ulteriore generatore di corrente, utile a tutto il presidio Salesi, a cui si sono aggiunti due deumidificatori, questi ad uso esclusivo della Tin per rendere l’ambiente più confortevole. Per quanto attiene la segnalazione di mancanza di acqua calda il Presidio Salesi è sempre stato dotato di questo servizio. L’obiettivo è continuare a mantenere elevato lo standard di qualità della struttura del Passetto con interventi strutturali e della dotazione organica per il bene dei piccoli e delle loro famiglie. Inoltre , in occasione dei lavori del Pnrr , sono stati effettuati in diverse zone del Presidio altri lavori di manutenzione e di miglioramento e i tecnici dell’Aoum monitorano, giorno e notte, il regolare funzionamento di tutti gli impianti» conclude l’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche della quale fa parte anche il Salesi.
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