Pif edizione 50, annullati i concerti
di Max Gazzè e Danilo Rea:
«Una brutta figura per Castelfidardo»

POLEMICHE sollevate di gruppi consiliari di minoranza Pd, FdI, Fare Bene Castelfidardo e Solidarietà Popolare dopo la decisione dell’Amministrazione comunale pentastellata di cancellare dal cartellone dei cinquant’anni i due eventi per mancanza di contributi regionali. Il sindaco Ascani: «Un gesto di responsabilità»

Il palco del Pif in una delle ultime edizioni (Archivio)

 

Mancano i finanziamenti e dal cartellone della 50esima edizione del Premio Internazionale della Fisarmonica vengono cancellati i concerti ‘Musicae loci 2025’ di Max Gazzè con l’orchestra popolare del Saltarello che era programmato per l’11 settembre, e ‘Incanto’, live a quattro mani di Danilo Rea e Luciano Biondini previsto per il 13 settembre al parco del Monumento. Una doccia fredda che solo pochi giorni fa era stata paventata dalle parole del sindaco Roberto Ascani che aveva preannunciato un taglio dei contributi regionali. «Non sono disponibili e non lo saranno entro l’inizio del concorso. – aveva comunicato ai concittadini Ascani – Infatti il bando dedicato agli eventi culturali, a differenza dello scorso anno dove era stata completata la graduatoria i primi di agosto, non è ancora stato pubblicato rendendo di fatto impossibile avere le risorse in tempo per settembre. Questa situazione mi costringerà a prendere delle scelte importanti nei prossimi giorni che farò a malincuore ma con grande senso di responsabilità».

Una decisione che ha fatto alzare gli scudi ai gruppi consiliari d’opposizione. I consiglieri comunali del Pd si dicono «sgomenti e increduli per la decisione presa dall’Amministrazione comunale di annullare i 2 eventi di punta del Pif, che quest’anno festeggia la sua cinquantesima edizione. Letteralmente una doccia fredda ed inaspettata dopo il caldo di ferragosto. Al di là delle dichiarazioni del sindaco lette sulla stampa, non ci è dato sapere altro. Né ci è stato consentito di apportare un contributo utile nelle commissioni competenti che sarebbe stato opportuno convocare per coinvolgere tutti i gruppi consiliari e valutare insieme con i responsabili di settore, assessori e sindaco, eventuali soluzioni alternative all’annullamento degli eventi. E invece no. Fermo restando che le scelte amministrative spettano al sindaco, noi siamo convinti che con il dialogo si sarebbe potuta recuperare questa situazione di criticità».

Il consigliere Marco Cingolani, capogruppo di FdI Castelfidardo si domanda si si sia trattato« di un gesto di responsabilita? Annullare un concerto a meno di un mese di un artista del calibro di Max Gazze’ non è un gesto di responsabilità ma la prova di un’incapacità gestionale che non ha precedenti. La figuraccia non è solo del sindaco ma di una città intera. Una perdita di credibilità inaccettabile e un segnale di scarsa affidabilità. Castelfidardo, una città piena di imprenditori seri, che hanno speso una vita ad onorare gli impegni presi, non si merita una figura del genere».

Anche il gruppo di Fare Bene Castelfidardo esprime perplessità e invita il primo cittadino a dimettersi. «La cancellazione del concerto di Max Gazzè non può essere considerata una semplice scelta di responsabilità del sindaco. – scrie – Dopo nove anni di amministrazione Ascani, ci ritroviamo in ginocchio di fronte a un evento atmosferico avverso e a un contributo che arriverà con qualche mese di ritardo. Questo dimostra in maniera inequivocabile il totale fallimento gestionale e amministrativo della giunta. La figuraccia rimediata con l’annullamento del concerto è solo l’ultimo tassello di un’amministrazione incapace di programmare, prevenire e garantire servizi adeguati alla città. Per questo motivo, la vera assunzione di responsabilità che il sindaco Ascani dovrebbe compiere non è giustificare l’ennesima débacle, ma rassegnare immediatamente le dimissioni».

Attoniti più che sorpresi anche i consiglieri comunali di Solidarietà Popolare per Castelfidardo. «Che figura! Ma si puo’?!? Ormai è ufficiale: dopo il post del sindaco di qualche settimana fa, arriva l’annuncio che sono annullati i concerti di punta del Pif , a poco più di due settimane dall’inizio della manifestazione. – evidenziano – Siamo attoniti. La motivazione sembrerebbe il mancato arrivo del contributo regionale e la necessità di reperire fondi per far fronte ai danni della recente grandinata. Ma possibile che non ci fosse un’altra soluzione o un’alternativa al taglio degli artisti? Possibile che un Comune come il nostro abbia un bilancio così blindato e privo di risorse da gestire ed organizzi il principale evento del suo cartellone con i soldi contati? E pensare che quella di quest’anno è l’edizione numero 50 del Pif e sarebbe dovuta entrare nella storia.. beh, in un certo senso, ci si è riusciti, perché in passato non era mai successa una cosa del genere. Oltre alla brutta figura che fa la città di fronte agli artisti, alle imprese e ai cittadini, quello che dispiace di più è subire l’ennesima decisione presa in totale autonomia dal Sindaco e dalla sua maggioranza. Si poteva convocare una riunione dei capigruppo, coinvolgere anche le minoranze, chiedere di fare squadra e cercare una soluzione insieme. E invece no, ancora una volta si è scelto di fare da soli, ostentando vittimismo. Ora ne fanno le spese il Pif e la città intera, che purtroppo perdono credibilità agli occhi di tanti».

(Redazione CA)

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