Di nuovo libere di riprendere il largo le cinque tartarughe Caretta Caretta (Tosca, Sabina, Tinbota, Cima e Lucrezia i nomi ndr) salvate nel corso dell’estate di fronte alla costa Adriatica, una di loro proprio a Senigallia.
Dopo essere state affidate alle cure della Fondazione Cetacea di Riccione, sono state rilasciate nel primo pomeriggio perché ormai pronte per riprendere la loro avventura verso il mare aperto.
Sono di piccole dimensioni e sono state portate in mare da tre barche a vela di fronte alla spiaggia senigalliese, alla presenza del gommone della guardia costiera di supporto.

L’iniziativa è stata organizzata dal Cima Sub in collaborazione con la Fondazione Cetacea di Riccione che, nell’occasione, ha spiegato ai presenti l’attività svolta nel corso dell’estate con i numerosi soccorsi. Inizialmente dovevano essere due le tartarughe da rilasciare in mare ma se ne sono aggiunte altre tre.
«Sono cinque – spiega Salvatore Valente, comandante dell’Ufficio locale marittimo di Senigallia – di cui una soccorsa a Senigallia. In realtà qui da noi erano state due quelle recuperate ma una, purtroppo, non ce l’ha fatta».

Il più delle volte vengono trovate spiaggiate dopo le mareggiate e non c’è nulla da fare ma capita anche di trovarle ancora vive seppure in precarie condizioni e allora scatta la staffetta verso Riccione per curarle e quindi restituirle al loro habitat naturale.
S. M.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati