E’ morto Don Vittorio Mencucci
Sacerdote, docente, scrittore e saggista. Ha saputo coniugare l’impegno pastorale a una vivace attività culturale. Il suo ultimo servizio è stato a Scapezzano di Senigallia.
Si è spento ieri alle 17.30 nella propria abitazione in via dei Gerani a Senigallia. Aveva 90 anni,
Nato a Ripe nel 1935, è stato ordinato sacerdote nella Cattedrale di Senigallia il 18 marzo 1961 da Monsignor Umberto Ravetta. Iniziò il suo servizio pastorale come cappellano nella parrocchia del Portone di Senigallia. Nel 1963 si reca a Milano per gli studi universitari e dopo aver conseguito la licenza in teologia, consegue la laurea in Filosofia. Dal 1969 è docente di filosofia nel Liceo classico statale Giovanni Berchet a Milano, dopo essere stato insegnante di religione presso l’Istituto tecnico Cattaneo nella stessa città. Torna a Senigallia nel 1974 e riceve la cattedra di Filosofia al Liceo scientifico Enrico Medi. Diversi, nel tempo, i suoi servizi pastorali: a Corinaldo, Sant’Angelo di Senigallia e poi dal 2005 diventa parroco della parrocchia di San Giovanni Battista a Scapezzano.
È stato molto legato alle comunità cristiane che ha servito: nel dialogo profondo e aperto con le persone, nel desiderio di aprire strade inedite di pastorale, nella cura delle opere d’arte di cui ha promosso il restauro (tra tutte ‘Il volto dell’Eterno Padre’, attribuito alla scuola urbinate di Giovanni Santi, la S. Cecilia di Bruno D’Arcevia), nel creare spazi per il confronto e la fruizione di quanto può nutrire l’anima.
Non ha mai smesso di porsi domande, don Vittorio. I suoi studi e la docenza hanno nutrito tante riflessioni, spesso scomode, sul rapporto tra fede e cultura, il senso profondo dell’essere chiesa in un mondo in continuo cambiamento. Protagonista di tante pagine della vita culturale cittadina, è stato tra i fondatori dell’Università per Anziani, del gruppo Amici della filosofia, della Scuola di Pace “V. Buccelletti”. Ha scritto diversi libri, tra i quali ricordiamo: “Donna sacerdote? Ma con quale Chiesa?”, “Perché cambiare. Recuperare l’uguaglianza tra i battezzati nella comunità delle origini”. E ancora, “Ripensare la fede nella fedeltà a Cristo e al proprio tempo. Critica al ritardo culturale delle omelie”, insieme a don Luigi Gianantoni; “Ma intanto il mondo cambia, eppur si muove”, “Ma liberaci dal sacro… Vivere il Vangelo nella modernità”.
«La Chiesa di Senigallia esprime il suo profondo cordoglio, nella preghiera di affidamento al Padre buono – il messaggio della Diocesi di Senigallia – e nel ringraziamento per quanto don Vittorio ha donato nei suoi molteplici ambiti di impegno. Quante e quanti hanno visto in don Vittorio un punto di riferimento per interrogare i tanti volti della spiritualità e per trovare la bellezza della Parola, sapranno custodire la sua sana inquietudine che ha fatto del Vangelo guida costante e riferimento di profonda libertà».
Il funerale di don Vittorio si terrà domani alle 16 presso la chiesa di Santa Maria della neve al Portone – Senigallia.
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