Torrette e Salesi per la Palestina.
I sanitari in flash mob: «Difendere la salute
significa difendere l’umanità» (FOTO)

ANCONA - Torce accese ieri sera davanti agli ospedali cittadini, letti i nomi di 106 colleghi palestinesi uccisi e ricordati i 361 operatori detenuti senza processo: «Non esiste neutralità davanti alla distruzione di ospedali e vite»

 

Il flash mob al Salesi

 

di Nicoletta Paciarotti

Ieri sera anche Ancona ha acceso le sue luci per Gaza. Davanti Salesi e al Torrette medici, infermieri e operatori sanitari hanno partecipato al flash mob nazionale Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza, insieme ai colleghi di oltre 230 presidi in tutta Italia.

Alle 21 candele, torce e lumini hanno illuminato gli ingressi dei due ospedali, trasformandoli in piazze di memoria e denuncia. «Difendere la salute significa difendere l’umanità», hanno ricordato i, denunciando la distruzione deliberata di ospedali e vite e chiedendo la liberazione dei 361 sanitari palestinesi detenuti senza processo, spesso sottoposti a torture e violenze.

Il flash mob a Torrette

Poi la lettura dei nomi: 1.677 operatori sanitari uccisi dall’inizio della guerra, di cui 106 ricordati ad Ancona, con età e professione. «Sappiamo che i palestinesi sanno di noi e nelle nostre mobilitazioni trovano forza e speranza», hanno detto dal microfono, sottolineando come l’iniziativa sia intrecciata alle tante altre proteste che in scuole, università e porti in tutta Italia chiedono pace e giustizia.

 

«Palestina libera!». Gli attivisti bloccano il centro (FOTO)

 

     

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