Sciopero generale, il Garante lo dichiara
illegittimo: manca il preavviso. Sindacati: «È confermato»

LO STOP - La Commissione di garanzia: «Richiamo dei sindacati inconferente». Possibile apertura di un procedimento per valutare il comportamento delle sigle proclamanti. Ecco cosa rischia chi aderisce

Un corteo Pro Pal ad Ancona

di Nicoletta Paciarotti

Lo sciopero generale di oggi, in risposta all’attacco in acque internazionali alla Global Sumud Flotilla, è stato dichiarato illegittimo. La Commissione di garanzia ha contestato la mancanza del preavviso previsto dalla legge 146 del 1990.

Il Garante inoltre «ha ritenuto inconferente il richiamo dei sindacati proclamanti all’art. 2, comma 7, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori». L’Autorità di garanzia ha quindi inviato un’indicazione immediata alle organizzazioni sindacali, ricordando che «il mancato adeguamento comporta, tra l’altro, l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento».

Per i sindacati proclamanti potrebbe aprirsi un procedimento che può portare a sanzioni fino a 50mila euro. Quanto ai lavoratori, aderire a uno sciopero dichiarato illegittimo non comporta automaticamente conseguenze individuali, a meno che non venga disposta una precettazione: in quel caso, chi non rispetta l’ordinanza rischia una multa da 500 a 1.000 euro. Le sigle sindacali nazionali – Cgil e Usb, con l’adesione di Fiom, Cub e Sgb hanno già annunciato che impugneranno la decisione del Garante: lo sciopero è confermato

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