
Il comitato “Aria Nostra” con Francesco Rubini, consigliere comunale di Altra Idea Città
di Nicoletta Paciarotti
Passo decisivo nella battaglia contro il progetto crematorio a Tavernelle: il comitato “Aria Nostra” ha depositato ieri mattina in Comune una richiesta formale di referendum abrogativo per abrogare la norma del Piano regolatore cimiteriale (Delibera del 2007) che consente la realizzazione dell’impianto all’interno delcimitero urbano. Secondo il comitato, la scelta è incompatibile con l’alta densità abitativa del quartiere, la vicinanza di scuole e aree verdi: parlano di un’industria insalubre di prima classe tra le case. La palla ora passa alla Commissione quesiti referendari del Comune, che entro 30 giorni dovrà decidere sull’ammissibilità del referendum.
Il tema è controverso: il Comune ha già avviato opere propedeutiche, come l’adeguamento dell’ingresso numero 2 del cimitero, per preparare l’area all’ampliamento previsto: un investimento stimato per circa 100.000 euro (Leggi qui). Il Comitato nei giorni scorsi aveva chiesto la sospensione immediata dei lavori e la revoca in autotutela degli atti fin qui adottati.
Con il deposito ieri della richiesta di referendum, la protesta dei cittadini fa un passo concreto dal piano della piazza a quello delle istituzioni. Se la Commissione approverà la richiesta, il comitato avrà 180 giorni per raccogliere le firme necessarie (circa 5.000) e dare il via alla consultazione popolare. Ieri davanti a Palazzo del Popolo, era presente anche il consigliere comunale di Altra Idea Città, Francesco Rubini. «Sosteniamo da sempre la mobilitazione del quartiere contro la realizzazione dei quest’opera così dannosa per ambiente e salute».
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