Tre arresti per spaccio di droga nel pomeriggio di ieri a Jesi.
Li hanno eseguiti i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, guidato dal Capitano Federico Pellegrini, che hanno così messo a segno l’ennesima operazione antidroga, frutto del costante impegno dell’Arma per contrastare lo spaccio al dettaglio nel principale centro urbano della Vallesina.
A cadere nella rete questa volta sono stati due uomini: un 22enne italiano, un 28enne dominicano e un’italiana di 47 anni.
I militari hanno organizzato un dispositivo composto da più equipaggi in incognito, allo scopo di riscontare le più recenti acquisizioni informative circa la presenza di alcune persone che, muovendosi in centro a bordo di biciclette elettriche, sarebbero state in grado di piazzare quantitativi di cocaina “a domicilio” o consegnarle nei posti più disparati, evitando quindi luoghi fissi per lo spaccio e il conseguente rischio di subire il controllo delle forze dell’ordine.
I tre sono stati quindi “agganciati” sin dall’uscio di casa e monitorati nei tragitti percorsi nel centro di Jesi effettivamente a bordo di e-bike, durante i quali hanno piazzato delle singole dosi di coca a due diversi acquirenti.
Uno di questi in particolare, rifornito dalla spacciatrice mentre sostava a bordo della sua auto, ha anche tentato di nascondere nel vano della radio una pallina di coca, che è stata però rapidamente recuperata dai militari dell’Arma. Gli acquirenti sono stati identificati e segnalati alla Prefettura quali consumatori di stupefacenti.
Una volta documentato lo spaccio, sono quindi scattate le perquisizioni nelle abitazioni dei tre soggetti, all’esito delle quali sono stati sequestrati complessivamente oltre 15 grammi di cocaina, bilancini di precisione, contenitori e involucri per la distribuzione in dosi e la somma contante di 800 euro, presumibilmente proveniente dall’attività di spaccio.
Parte della droga recuperata a casa dello straniero, era stata anche abilmente nascosta all’interno del vano caldaia, nello sportellino del vano comandi della stessa.
Durante la compilazione degli atti in caserma, mentre i due uomini si sono mostrati collaborativi, la donna ha improvvisamente dato in escandescenza scagliandosi contro i militari e minacciandoli, per fortuna senza conseguenze. E’ stata quindi denunciata anche per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
I tre arrestati sono stati posti ai domiciliari nelle loro abitazioni di Jesi, su disposizione dell’autorità giudiziaria. Questo pomeriggio si è tenuta l’udienza di convalida degli arresti, all’esito della quale il Tribunale di Ancona ha disposto a carico dei tre la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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