
Autobus Conerobus (archivio=
«Il risanamento di Conerobus non può passare sulla pelle dei lavoratori». Il Movimento 5 Stelle di Ancona interviene con toni duri sul piano industriale annunciato dall’azienda del trasporto pubblico, che prevede 30 esuberi, riduzioni orarie, tagli agli stipendi e un possibile aumento delle tariffe per gli utenti.
«Tradotto – spiegano dal gruppo territoriale M5S – significa meno lavoro per chi guida i mezzi, meno corse per i cittadini e più costi per tutti». Secondo i pentastellati, si tratta dell’ennesima manovra «che tenta di far quadrare i conti mettendo le mani nelle tasche dei lavoratori e degli utenti, invece di affrontare le vere cause strutturali della crisi». Il Movimento parla di «resa sociale e aziendale», definendo il piano «l’anticamera di un declino annunciato del trasporto pubblico, già oggi in affanno per corse soppresse, mezzi fermi e quartieri isolati».
Solidarietà piena ai sindacati: «Hanno ragione – aggiungono – non si può pensare di salvare un’azienda pubblica tagliando chi la manda avanti. Non si risana un servizio eliminando posti di lavoro, ma investendo in mezzi moderni, organizzazione efficiente e sostegno pubblico stabile». Il gruppo M5S chiede che Comune di Ancona e Regione Marche «si assumano la loro parte di responsabilità, garantendo fondi strutturali e continui per il trasporto pubblico, aggiornando i contratti di servizio ormai obsoleti e aprendo un tavolo pubblico di confronto con lavoratori, cittadini e rappresentanze».
«Non è accettabile – concludono – che mentre si parla di mobilità sostenibile e di città green, ad Ancona si scelga la strada dei tagli e dei licenziamenti. Un’azienda pubblica deve essere esempio di giustizia, non di sacrificio unilaterale. Il Movimento 5 Stelle sta con i lavoratori: chi ogni giorno fa muovere la città non può diventare la prima vittima di una gestione miope».
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