«Ci fa piacere constatare che l’Amministrazione comunale abbia deciso di proseguire nella volontà, di partecipare all’asta per l’acquisizione dell’immobile da destinare a Play Park di Osimo Stazione. E’ da sempre un nostro progetto, programmato gia’ per la sua realizzazione lo scorso anno. Recuperare questa struttura è il nostro obiettivo perchè restituisce alla frazione uno spazio centrale, accessibile e vivo, dedicato ai giovani e ai meno giovani, un luogo dove promuovere attività ricreative, culturali e sociali» A spiegarlo in una nota sono i coordinatori politici delle Liste civiche Osimo, Monica Boordoni e Tommaso Agostinelli, dopo l’ultimo Consiglio di quartiere di Osimo Stazione, svolto la scorsa settimana, che ha visto al centro del dibattito anche questo progetto. «Un progetto che si inserisce pienamente nelle finalità della legge regionale recentemente approvata anche a firma del nostro leader Dino Latini , che promuove iniziative di interesse generale a supporto della coesione sociale e dello sviluppo locale, valorizza il volontariato e le attività sociali, e sostiene la collaborazione tra enti pubblici e soggetti del Terzo settore per creare spazi di aggregazione capaci di rafforzare la partecipazione civica e la solidarietà nella comunità. Il Comune non demorda da questo progetto, destinando concretamente anche i 100 mila euro messi a disposizione dai proprietari dell’Oasi per la realizzazione di un centro di aggregazione moderno e funzionale» insistono le Liste civiche Osimo che non sono rappresnetate in Consiglio comunale.
Sulla viabilità di Osimo Stazione, i movimenti latiniani rilanciano invece la necessità di realizzare la rotatoria davanti al supermercato Oasi, lungo la strada statale 16, «un intervento fondamentale per garantire la sicurezza stradale e migliorare la viabilità per tutti gli utenti della zona. In particolare, la rotatoria rappresenta una soluzione indispensabile non solo per chi, provenendo da Ancona, deve entrare al centro commerciale, ma anche per i residenti di via Ciro Menotti, che devono immettersi sulla statale o dirigersi verso Ancona, riducendo i rischi di incidenti e garantendo flussi più ordinati e sicuri. La proposta alternativa avanzata l’ altra sera dall’Amministrazione, in occasione del Cdq, ovvero invertire il senso di marcia nella strada parallela, è soltanto un palliativo, destinato a creare difficoltà nello sbocco su via Flaminia I e incapace di risolvere i problemi strutturali della viabilità».

da sin. Monica Bordoni, Dino Latini e Stefano Gatto (Erap) ad aprile 2024 davanti all’ex scuola di Osimo Stazione che l’Erap vorrebbe riqualificare in 29 appartamenti riservati alle famiglie, ai giovani, alle giovani coppie con Isee fino a 34 mila euro l’anno
Infine sulla futura destinazione della ex scuola di via Garibaldi di Osimo Stazione, le Liste civiche Osimo evidenziano che «lo stabile è ancora di proprietà privata e non è stato perfezionato alcun passaggio di vendita tra privato ed Erap.. Non risultano quindi iniziative concrete per la messa in sicurezza dell’immobile, attualmente invaso da guano di piccioni, con evidenti rischi igienico-sanitari. Riteniamo inoltre fondamentale, qualora l’Erap dovesse acquisire la struttura, coinvolgere la frazione in una reale consultazione sulla destinazione dell’immobile. Le Liste Civiche, già in passato, hanno promosso un confronto su questo tema: l’ipotesi di realizzare appartamenti residenziali per giovani coppie ha sollevato polemiche legate alla carenza di parcheggi. Qualora si confermi questa destinazione, è necessario fornire risposte concrete sulla viabilità. In alternativa, sarebbe opportuno valutare soluzioni più adeguate, come la creazione di un social housing, ossia una struttura per anziani autosufficienti, dotata di tutti i servizi essenziali attivi 24 ore su 24. Riteniamo che trasparenza, sicurezza e partecipazione dei cittadini debbano essere i criteri guida per ogni decisione sull’ex scuola di via Garibaldi, e invitiamo l’Amministrazione a non sottovalutare queste priorità. Nel frattempo, sollecitiamo l’Amministrazione a contattare quanto prima il proprietario dell’immobile invaso dai piccioni; in alternativa, può intervenire tramite Ast o altro ufficio competente, denunciando la presenza di rischi per la salute pubblica e l’igiene urbana» concludono i movimenti civici di Dino Latini.
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