di Marco Benedettelli
«La Provincia si è già attivata con i primi interventi e da questo sabato, se avrà smesso di piovere, saranno effettuati i lavori per la tamponatura dell’acqua».
La rassicurazione arriva dalla preside Milena Brandoni dell’Istituto Comprensivo Corridoni Campana di Osimo, ascoltata al telefono da Cronache Ancona mentre su gruppi social cittadini e pagine private di genitori circolavano post e video di protesta: «questa è la situazione al Corridoni, tutto un piano dove i ragazzi non possono entrare nelle aule, l’infiltrazione d’acqua sta facendo crollare il soffitto – scrive una madre su Facebook, pubblicando una foto con un vistoso buco su una guarnizione del tetto – come genitori siamo molto preoccupati».
L’origine del danno e l’entità del disagio per gli studenti dell’istituto Corridoni Campani è chiarita dalla dirigente Brandoni.
«Le aule sono all’asciutto ma due classi che si affacciano sulla zona dell’infiltrazione sono state già spostate, per evitare che i ragazzi possano scivolare su eventuali pozzanghere in corridoio. Il foro che si vede nelle foto non è stato causato dall’acqua, invece opera dalla ditta che è già intervenuta per conto della Provincia e che ha aperto il controsoffitto di cartongesso allo scopo di far sfogare la pioggia accumulata in quel punto, prima che mi materiali cedessero da soli. Luci plafoniere, dispositivi antincendio e impianti elettronici intorno sono stati già rimossi. – spiega la preside Brandoni, che continua – Ora ci saranno i lavori per le prime tamponature, a partire da sabato se non pioverà più, cosicché l’acqua smetta di gocciolare e la situazione si normalizzi».
Il danno è al primo piano del grande istituto (1900 studenti), nella parte ringhierata che si affaccia sul cortile interno con le piante, sopra c’è un lucernario, con una tettoria di due strati di plexiglas, contornato da un controsoffitto in cartongesso che non ha una funzione strutturale. Le infiltrazioni intorno alla tettoia non sono nuove e si sono verificate già in passato, ma il problema è degenerato dopo le ultime grandinate che hanno aperto dei buchi sul primo strato di plexiglass della tettoia del lucernario. Da quelle lacerazioni è filtrata l’abbondante acqua piovana di questi giorni, che è finita sul secondo strato di plexiglas, scolando verso i bordi esterni, soprattutto su tre angoli e in particolare verso quello dove la ditta della Provincia ha fatto il foro, così da liberare il controsoffitto in cartongesso.
«Per riparare il lucernario e sostituire le tettoie in plexiglas danneggiate ci vorrà più tempo, attendiamo almeno la primavera. Con i lavori di tamponatura che sono già in programma però le infiltrazioni di acqua verranno risolte», conclude la preside Milena Brandoni.
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