«Crisi Conerobus: il Comune non ha
i bilanci della società controllata»

ANCONA – Il consigliere comunale Giacomo Petrelli (Pd) ha chiesto invano ormai 50 giorni fa di avere copia del consuntivo 2024 e del preconsuntivo 2025 della società. «Dopo aver sollecitato più volte quello che è un diritto è arrivata una risposta negativa: il Comune, socio di maggioranza relativa, non possiede gli atti chiesti all’azienda dagli uffici comunali solo ora per via delle mie richieste. È davvero incredibile, la Corte dei Conti ha dichiarato inoltre la S.p.A. società controllata del Comune»

Giacomo Petrelli

«Il Comune di Ancona, socio di maggioranza relativa e presto ente controllante a tutti gli effetti di Conerobus S.p.A., non possiede né il bilancio consuntivo dell’anno 2024, né il bilancio preconsuntivo dell’anno in corso. Sembra incredibile, vista la grave crisi che l’azienda di trasporto pubblico sta attraversando, ma a scriverlo nero su bianco è proprio il Segretario Generale del capoluogo dorico in una nota». Una scoperta che lascia senza parole i consiglieri comunali del Pd di Ancona che parlano di «l’irresponsabilità e la superficialità con la quale l’Amministrazione Silvetti sta seguendo la drammatica situazione di Conerobus». Gruppo consiliare del Partito Democratico ricorda in una nota che «a metà ottobre il consigliere Giacomo Petrelli (Pd) ha richiesto di avere copia del bilancio consuntivo 2024 e del preconsuntivo 2025 della Società. Quello dell’accesso agli atti comunali e delle partecipate è un diritto dei consiglieri comunali, che per legge prevede una risposta da parte degli uffici e delle società competenti entro 30 giorni. Tuttavia, l’istanza del consigliere Petrelli ad oggi – dopo più di 50 giorni – rimane ancora inevasa».

«Dopo aver sollecitato più volte di poter avere una copia dei bilanci per poterli studiare è arrivata una rispo sta negativa: il Comune non possiede né il bilancio consuntivo del 2024, richiesto soltanto l’altro giorno dagli uffici comunali alla Società per via delle mie richieste, né il bilancio preconsuntivo del 2025 – evidenzia Giacomo Petrelli – È davvero incredibile, vista la drammatica crisi che Conerobus sta vivendo, che l’Amministrazione Silvetti dopo più di una settimana dall’approvazione dello stesso consuntivo 2024 non ne abbia ancora una copia. Lo stesso vale a maggior ragione per il preconsuntivo dell’anno in corso: un documento che sarebbe quantomeno opportuno esaminare per conoscere l’attuale andamento economico-finanziario della società. Questa circostanza di totale disinteresse verso i bilanci assume un carattere surreale visto che la Corte dei Conti ha dichiarato che la Conerobus S.p.A. deve essere considerata quale società controllata del Comune di Ancona e quindi sottoposta al suo diretto controllo. Una prospettiva che paradossalmente la Giunta Silvetti ha dimostrato di aver recepito solo da un verso, visto che da giorni starebbero ragionando su un cambio di governance della società proprio per adeguarla al nuovo status di controllata. Ma allora, perché non hanno ancora chiesto il preconsuntivo dell’anno in corso? Perché non hanno ancora un copia del bilancio 2024?» domanda il consigliere comunale dem.

Il Gruppo Partito Democratico ha presentato con serietà le sue proposte «concrete ed urgenti per salvare Conerobus e il servizio di trasporto pubblico locale: aumentare in maniera strutturale il corrispet tivo chilometrico, ricapitalizzare l’azienda con risorse comunali, regionali e provinciali dopo aver stabilizzato il conto economico e anticipare i pagamenti dei corrispettivi dovuti per il prossimo anno, per consentire immediatamente un po’ di liquidità. Una serie di azioni pratiche da mettere in campo subito per risanare il conto economico e il patrimonio della società, con la priorità di tutelare allo stesso tempo l’utenza, colpita da tagli e disservizi, e i dipendenti, che lavorano in condizioni sempre peggiori e che condividono con noi la forte preoccupazione per il futuro dell’a zienda. Le abbiamo portate in aula tramite un ordine del giorno, sottoscritto da tutta l’opposizione e a prima firma Dini, che la maggioranza ha bocciato senza nemmeno aprire il dibattito, su indicazione del vicesindaco Zinni, che evidentemente decide per tutti i consiglieri» conclude il comunicato.

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