ANCONA – Prima udienza per gli imputati che hanno deciso di procedere con il rito ordinario. In aula sono state discusse eccezioni preliminari, relative soprattutto alla validità o meno di alcune costituzioni di parte civile. Presentate le liste testimoniali: chiamate a deporre circa 1.300 persone. Il giudice dovrà valutare chi sentire
IN AULA – Udienza preliminare oggi per Riccardo Marchi, il 23enne bolognese che la procura ha collocato nella cricca dei sei rapinatori della Bassa Modenese già condannati fino al secondo grado. L’imputato deve rispondere di furto, rapina, lesioni personali e omicidio preterintenzionale. Parti civili i familiari delle sei vittime della tragedia avvenuta a Corinaldo la notte dell’8 dicembre 2018
IN AULA – Sette abbreviati e due patteggiamenti nel filone per gli aspetti amministrativi e di sicurezza del procedimento nato dalla tragedia avvenuta la notte dell’8 dicembre 2018, quando persero la vita sei persone e ne rimasero ferite circa 200. La condanna più alta – cinque anni – a Marco Cecchini, dj del locale e reputato dalla procura l’organizzatore della serata che avrebbe dovuto portare a Corinaldo Sfera Ebbasta
IN AULA – Dichiarazioni spontanee del 23enne Andrea Cavallari nel corso del corso del processo d’appello per il sestetto della Bassa Modenese accusato di aver spruzzato lo spray al peperoncino all’interno della discoteca per facilitare furti e scippi. «Fino a che avrò voce griderò la mia estraneità a quella tragedia»
SENIGALLIA – Domani il taglio del nastro dopo i lavori sull’infrastruttura che congiunge Corso 2 giugno a via Carducci. All’evento parteciperanno le autorità e i rappresentanti dell’associazione che riunisce i genitori dei ragazzi deceduti nella discoteca di Corinaldo
IL PROCEDIMENTO si aprirà il 24 maggio per il filone che riguarda gli aspetti amministrativi del locale e della gestione della notte dell’8 dicembre 2018, quando persero la vita sei persone e ne rimasero ferite circa 200. Già condannati in primo grado i rapinatori della Bassa Modenese, accusati di aver spruzzato all’interno della discoteca la sostanza urticante concausa del via via scomposto dei ragazzi
CORINALDO – Secondo anniversario della tragedia della Lanterna Azzurra dove persero la vita 5 adolescenti e una mamma di 39 anni. Il comitato composto da genitori e ragazzi si batte per promuovere un divertimento, all’interno dei locali di pubblico spettacolo che non possa prescindere dalla sicurezza
8 DICEMBRE 2018 – Si chiama “Parlare nel silenzio, nascita di un manifesto” lo short film promosso da Cogeu, l’associazione dei familiari nata dopo quanto avvenuto due anni fa a Corinaldo. Al centro della pellicola, la sicurezza nei locali per divertirsi in maniera consapevole e responsabile
STRAGE IN DISCOTECA – La procura dopo aver chiuso le indagini per il filone che riguarda il rilascio di autorizzazioni e gli aspetti relativi alla sicurezza del locale ora vuole andare a processo. Alla Lanterna Azzurra, l’8 dicembre del 2018, persero la vita sei persone ne rimasero ferite oltre duecento. Già condannati i sei rapinatori della Bassa Modenese
LE MOTIVAZIONI della sentenza che lo scorso luglio ha condannato in abbreviato i ragazzi della Bassa Modenese accusati di aver spruzzato lo spray all’interno del locale di Corinaldo, provocando la fuga scomposta e infernale dei giovani avventori. La sostanza urticante è stata utilizzata per «agevolare il perfezionamento delle azioni predatorie, garantirsi l’impunità e guadagnare la fuga»