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Aerdorica riprende quota:
conti in miglioramento,
si allontana la privatizzazione

FALCONARA - I bilanci sono stati al centro dell'assemblea dei soci, che ha approvato il piano industriale di risanamento 2017/2020. “Pur restando in una situazione molto difficile – spiega l’assessore Anna Casini - finalmente la società inizia ad evidenziare situazioni di miglioramento sia nei conti che per l’operatività"

La pista del Raffaello Sanzio in una foto d’archivio

I conti di Aerdorica tornano a riprendere quota dopo anni di passivi e rosso. Il bilancio di esercizio del 2016 si è chiuso in utile, è il primo risultato dell’era Maffei, l’amministratore unico scelto dalla Regione per sostituire il dimissionario Del Vecchio. Accantonata dunque l’idea di vendere le quote di maggioranza della società che gestisce il Raffaello Sanzio e privatizzare l’aeroporto, resta però l’eredità pesante lasciata da Morriale, che grava su Aerdorica per 38 milioni di debiti, di cui la metà circa verso fornitori e banche, l’altra metà verso l’Inps, sanata con un piano di rientro pluriennale. Il miglioramento dei conti è merito di un piano mirato per la lotta alle inefficienze nella gestione dello scalo.
I bilanci sono stati al centro dell’assemblea dei soci, che ha approvato il piano industriale di risanamento 2017/2020. “Pur restando in una situazione molto difficile – spiega l’assessore Anna Casini – finalmente la società inizia ad evidenziare situazioni di miglioramento sia nei conti che per l’operatività. Il nuovo piano industriale prevede una serie di interventi volti ad aggredire il debito maturato, mirando al raggiungimento dell’equilibrio finanziario della società. Prevede anche lo sviluppo del fatturato caratteristico (aumento voli e servizi) per il cui raggiungimento la società sta svolgendo tutta una serie di attività commerciali con diretto coinvolgimento dei propri partner. Inoltre già da gennaio è aumentato il cargo, grazie a nuovi contratti di lavoro sottoscritti da partner storici e dalla iniziata collaborazione con B Cube. Nel corso del 2016 – continua Casini – sono state adottate diverse misure per un maggiore efficientamento della struttura e l’aumento delle entrate attraverso i voli e le operazioni di cargo, anno in cui la situazione debitoria della società è diminuita anche in assenza di contributi pubblici. La società cammina, dunque, verso un percorso di risanamento che consente di mantenere lo scalo, un’infrastruttura strategica per la regione e le imprese, non perdendo posti di lavoro”.

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