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Minaccia la moglie con un coltello
e chiama i carabinieri: “Ora la uccido”

TRECASTELLI - Un 49enne, meccanico, è stato arrestato dai militari della compagnia di Senigallia intervenuti nell'abitazione dove era in corso la furia dell'uomo. La consorte si era rifugiata nella cameretta della figlia minorenne

 

I carabinieri

 

Coltello in mano minaccia la moglie di morte e mentre lei si rifugia nella cameretta della figlia lui chiama i carabinieri per avvertirli: “Ora la uccido”. Follia ieri a Trecastelli dove un 49enne è stato arrestato dai militari della compagnia di Senigallia intervenuti nell’abitazione dove era in corso la furia dell’uomo, meccanico. Era già sera quando l’uomo, in preda ad uno stato di agitazione psicofisica e per futili motivi scatenati da problemi economici, ha minacciato con un grosso coltello da cucina la moglie convivente, costringendola a rifugiarsi nella cameretta della figlia minorenne ed a chiudere la porta a chiave. Il 49enne ha composto il numero del 112 riferendo all’operatore che era intenzionato ad uccidere la donna. Sul posto è stata inviata immediatamente la pattuglia della Stazione di Corinaldo, diretta dal maresciallo Francesco Gagliardi. Appena varcata la porta di ingresso, i carabinieri si sono trovati di fronte il 49enne, che subito si è avventato contro i militari minacciandoli. I carabinieri sono riusciti a riportarlo alla ragione. Sembrava essere tornato tutto alla normalità così la moglie è uscita dalla cameretta ma appena il marito l’ha vista si è scagliato contro di lei nonostante fosse bloccato dai militari. E’ riuscito a darle uno spintone violento alla donna che è caduta a terra. La moglie è poi fuggita nel salotto. L’uomo ha continuato ad agitarsi urlando ripetute minacce di morte contro la moglie. Così i carabinieri lo hanno portato in caserma, in stato di arresto. In casa è stato recuperato il coltello, con una lunga lama, simile a quelli utilizzati in macelleria. E’ stato poi possibile, dai racconti della moglie, sapere che il 49enne era solito comportarsi così in famiglia, anche davanti alla figlia minorenne. Un atteggiamento che andava avanti da circa un anno. Per lui sono scattate le manette per maltrattamenti in famiglia. Ora è nel carcere di Montacuto a disposizione dell’autorità giudiziaria.

(Mar. Ve.)

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