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Nuovo Inrca dell’Aspio:
due settimane per riaprire il cantiere

SANITA' - L'annuncio del direttore del Geriatrico, Gianni Genga, durante l'iniziativa degli "Amici dell'Inrca", Cittadinanza attiva e Cna pensionati sulla necessità di aggiornare la riforma sanitaria regionale. Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli: "Oggi paghiamo anni di immobilismo, ma finalmente qualcosa si fa, ad esempio il progetto di trasferimento del Salesi"

Il tavolo dei relatori dell’iniziativa

 

di Agnese Carnevali

Nuovo Inrca ad Ancona Sud, il cantiere pronto a ripartire tra un paio di settimane. A dirlo, il direttore dell’Istituto di ricerca, Gianni Genga, a margine del seminario “Ricostruzione. Un nuovo modello di sanità”, questo pomeriggio (6 febbraio) nell’ex sala consiliare del Comune di Ancona. «Si è risolto il rapporto con la ditta Salini – afferma il direttore – e sta subentrando la quarta ditta che farà ripartire i lavori, credo entro due settimane. Siamo fiduciosi perché la Regione sta operando affinché il cantiere torni operativo». Un annuncio che lascia comunque aperti alcuni interrogativi, in primis l’operazione di fusione dell’ospedale geriatrico, che è anche istituto di ricerca nazionale, con quello di Osimo, sia in termini di personale sia di integrazione dei reparti.

IL SEMINARIO

L’aula dell’ex consiglio comunale di Ancona piena per l’iniziativa

Aula al completo, con l’ex assessore regionale Marco Lucchetti, il deputato Emanuele Lodolini, il capogruppo Pd in Consiglio regionale Gianluca Busilacchi e quello del consiglio comunale, Loredana Pistelli. I consiglieri comunali democrat, Simone Pelosi e Massimo Mandarano, quello di Fi Simone Pizzi e de La Tua Ancona Bona Finocchi. Al completo anche il tavolo dei relatori, al quale però restano vuote le poltrone del direttore Asur Alessandro Marini e del presidente della Regione, e assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli, sostituito dal suo capo segreteria Fabio Sturani. L’incontro, organizzato da Cittadinanza attiva, “Amici del geriatrico Inrca” e Cna Pensionati, nasce per parlare di ricostruzione del sistema sanitario. In senso stretto, dopo la devastazione del terremoto, ma anche in senso lato, per fare il punto sullo stato di attuazione della riforma sanitaria regionale, ormai scaduta e che necessita, per gli organizzatori, una revisione.

LA CRITICA DEL SINDACO MANCINELLI ED IL PUNTO SUL SALESI

Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli

Riforma che sta subendo «qualche scompenso in più rispetto al previsto. A causa di anni di immobilismo a cui si è corso poi ai ripari in pochi mesi», va all’attacco il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, che non risparmia critiche al governo regionale targato Spacca. «Si è stati fermi per troppo tempo, per paura di scomporre e ricomporre vecchi equilibri – continua Mancinelli -. Dal 2010 in poi c’è stata una fase di stagnazione, poi nel giro di pochi mesi è stata necessaria l’attuazione di provvedimenti, alcuni dei quali discutibili nell’impianto generale, che hanno portato a qualche scompenso in più rispetto a quello che si sarebbe dovuto affrontare se fossero stati messi in atto nell’arco di anni». Il sindaco rincara la dose parlando del nuovo Salesi, a latere dell’iniziativa. Il progetto di trasferimento del presidio ospedaliero di via Corridoni prevede lo spostamento dei reparti dell’area materno-infantile al sesto piano dell’ospedale regionale di Torrette e la realizzazione del nuovo Pediatrico, in una palazzina a sé, sempre a Torrette. «Si tratta esattamente della proposta che avevamo avanzato – le parole del sindaco -, prima stoppata come inattuabile, mentre ora è chiaro che è invece è attuabile. Così, dopo le bufale del 2014 si parte sul serio, finalmente qualcosa si fa. Rispetto ai disegnini sventolati nel 2014 ora il progetto è concreto». Tempi di realizzazioni previsti? Si parla del 2020, secondo le previsioni del direttore generale di Ospedali riuniti Michele Caporossi. Difende l’operato del precedente governo regionale, rispondendo al sindaco, che ha già lasciato l’aula, Gianni Genga, direttore Asur dell’ultimo periodo Spacca e ora numero uno dell’Inrca. «Non è vero che dal 2011 siamo bloccati. Nel 2012 e nel 2013 è stato avviato un percorso di riordino sul quale stiamo lavorando, che ha dettato le lineee guida su cui ripensare il nostro sistema. Siamo state tra le regioni in Italia che hanno meglio interpretato i vari parametri che venivano imposti dai vari decreti nazionali. Siamo regione benchmark per la puntualità con cui abbiamo applicato i dettami di riordino».

Fabio Sturani, capo segreteria di Luca Ceriscioli e Aldo Tesei, presidenye dell’associazione “Amici dell’Inrca”

Aldo Tesei, presidente dell’associazione “Amici del Geriatrico Inrca”, che ha introdotto la tavola rotonda ha sottolineato come nelle Marche “stiamo attraversando un momento in cui emergono nuove esigenze di cambiamento riconducibile al sisma, al Piano sanitario regionale che è scaduto e all’aumento della popolazione anziana che ha bisogno di trovare delle risposte sul territorio. Non possiamo, infatti, pensare che per curare i nostri mali ci sia solo l’ospedale».

Ad intervenire al seminario, Beatrice Tragni, segretaria nazionale Cna pensionati, Monia Mancini, segretaria regionale di Cittadinanza attiva, Isabella Mastrobuono, docente Università Luiss, Tonino Aceti, coordinatore nazionale di Cittadinanza attiva, Michele Caporossi, direttore Ospedali Riuniti di Ancona, Francesco Di Stanislao, direttore Ars Marche, Gianni Genga, direttore Inrca, Italo Paolini, medico di famiglia di Arquta del Tronto, Fabio Sturani, capo segreteria del presidente della Regione, Luca Ceriscioli.

 

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