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Commissione d’inchiesta Aerdorica:
“Cambiare rotta per rilanciare lo scalo”

REGIONE - Ascoltato l'esperto in managing Carlo Pietrosanti: "Discontinuità e innovazione. Bisogna puntare su qualcosa di diverso da quello che, fino ad oggi, non ha portato alcun risultato”

(Foto d’archivio)

 

Discontinuità e innovazione. Queste le parole d’ordine enunciate mercoledì sera in commissione d’inchiesta “Aerdorica” dall’esperto in managing aeroportuale, Carlo Pietrosanti. Già vicepresidente esecutivo di Aeroporti di Roma e con un curriculum di comprovata esperienza nel settore, Pietrosanti, che oggi risiede nelle Marche, ha portato una ventata di ottimismo e speranza, corroborata da numeri e progettualità, in una commissione che, fino a questo momento, ha acquisito, attraverso le precedenti audizioni, dati negativi e di profonda crisi. Quinto bilancio chiuso in negativo e senza l’ok della collegio sindacale, e via libera per la vendita delle azioni (leggi l’articolo). “Rilanciare le sorti dell’aeroporto – ha detto Pietrosanti – significa puntare su qualcosa di diverso da quello che, fino ad oggi, non ha portato alcun risultato”. Pietrosanti, attraverso la proiezione di alcune slide, ha compiuto una panoramica della situazione aeroportuale italiana, fino a giungere ad un focus specifico della “condizione Marche”.

La commissione d’inchiesta su Aerdorica riunita al Palazzo delle Marche (foto di archivio)

“Il traffico passeggeri è importante – ha aggiunto – ma quello delle merci, oltre ad avere un potenziale enorme, deve rappresentare il driver per uscire dalla crisi e raggiungere risultati positivi”. Uno scalo, una infrastruttura, una serie di infrastrutture a corollario, che – secondo l’esperto – andrebbero riempite di servizi. “Con piani industriali realizzati all’insegna della ragioneria – ha aggiunto – non si va lontano”. “Occorre, invece, puntare ad una profonda ristrutturazione complessiva, che parta dall’organizzazione della governance fino alla rivisitazione del nome e del logo Aerdorica”. “Per salvare l’aeroporto e rilanciarne lo sviluppo non bastano i controlli sui numeri, ma serve una decisa virata, grandi capacità manageriali e personalità come quella ascoltata oggi, in grado di mettere in campo strategie innovative e vincenti”, il commento del presidente della commissione di inchiesta Sandro Zaffiri (Lega nord) a margine dell’audizione. “Perseverare con gli errori del passato, proporre ricette e piani industriali fotocopia – ha aggiunto Zaffiri – porta al suicidio”. “Mentre stiamo muovendoci sul piano della ricostruzione della verità – ha rilevato il vicepresidente della Commissione Enzo Giancarli (Pd) – raccogliamo anche contributi importanti per il futuro dell’aeroporto da persone che non hanno avuto incarichi in Aerdorica, ma che hanno operato in altri scali italiani”. “Da questi confronti, come quello di ieri con Pietrosanti, – ha concluso – emergono conferme sulle potenzialità dello scalo di Falconara, in particolar modo, un filone interessante da approfondire è quello del Cargo, unico aeroporto in tal senso sulla fascia adriatica”

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