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Pieragostini, il reportage
come scuola di vita

ARCEVIA - Grande successo per il concorso fotografico e la mostra dedicati a Roberto Pieragostini

Un momento della premiazione del concorso Roberto Pieragostini di Arcevia

Il ricordo di un fotografo Roberto Pieragostini è diventato una mostra. Installata al Centro Culturale di San Francesco di Arcevia, grazie alla volontà della famiglia, degli amici e dell’Amministrazione Comunale, fino a metà ottobre, la mostra fotografica girava attorno al tema principe del fotogiornalismo, ovvero come raccontare attraverso l’immagine. Inaugurata durante la Festa dell’Uva la kermesse a tema “Raccontami una storia” ha visto vincitori: Valentina Dolce con “Una giornata al mare”, Paolo Boschetti con “L’Eremita” e Paolo Francesco Flamini con “Una giornata in trincea”.

Il presidente di giuria, il fotografo Giorgio Pegoli, ha così ricordato il fotoreporter arceviese: «Ho conosciuto Roberto quando andavo a far le foto al castello di Avacelli, era un ragazzo appassionato di fotografia. Nel 2004, lo portai con me in Kosovo, al confine con diverse province etniche. Era un praticante fotografo con tanta passione. In Kosovo aveva conosciuto la vita della guerra, ovunque si andava c’erano tombe, cimiteri, gente morta di fame, lungo la strada ci chiedevano l’elemosina».

«Ho cercato di insegnargli la scuola del fotogiornalismo – continua il fotografo. Non devi essere abituato nella normalità, devi essere un aggressivo, se non sei aggressivo non fai niente. Solo così riesci a captare i momenti buoni, unici, irripetibili.

«Abbiamo pensato con la sorella di istituire il concorso fotografico a suo nome – conclude Pegoli – perché credeva in questo mestiere. Il reportage, il suo, come una scuola di vita».

 

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