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Bocciatura Tar sui rifiuti,
Usb preoccupata
per il futuro dei lavoratori

ANCONA - Per due anni anche l'Unione sindacale di base si è impegnata per contribuire alla nascita di una azienda pubblica per espletamento del Servizio integrato dei rifiuti per tutta la provincia di Ancona. Ora le conseguenze della "stroncatura dell'assetto societario Multservizi-Ecofon sono imprevedibili" evidenzia la sigla sindacale

foto d’archivio

La bocciatura del Tar Marche sul progetto della società consortile pensato dall’Ata 2 viene definita “un disastro annunciato” anche dall’Unione sindacale di base. “Sono almeno due anni che il sindacato si impegna per contribuire alla nascita di una grande Azienda Pubblica che possa espletare il Servizio Integrato dei Rifiuti per tutta la provincia di Ancona, come tra l’altro previsto dalla legge regionale in materia. – ricorda in una nota Usb Ancona- L’Azienda provinciale dei Rifiuti è infatti considerata, da tutti, come indispensabile se si vuole realizzare un’organizzazione che superi la frammentazione esistente attualmente con gestioni affidate a molteplici soggetti, pubblici e privati, che evidentemente non sono in grado di produrre quelle efficenze e quelle economie di scala che sono necessarie in questo Settore Industriale. E’ stato chiaro fin da subito però che la progettazione delle modalità con le quali procedere per portare a compimento il progetto di una Multiservizi adatta allo scopo, non sarebbe stata cosa facile, visti gli interessi in campo ed I probabili ostacoli che il progetto stesso avrebbe incontrato”.

Secondo la sigla sindacale, “il soggetto debole di tutta questa vicenda è risultata fin da subito, l’Ata Rifiuti, che avrebbe dovuto dimostrare una capacità di progettazione che non ha mai avuto, sono infatti più di due anni che avrebbe dovuto produrre il Piano Industriale nel quale dettagliare le modalità di raccolta e trasporto valide per tutti I Comuni della Provincia di Ancona che invece non ha mai completato.- prosegue il comunicato stampa – Ci chiediamo: Ma la presidente dell’Ata, contemporaneamente presidente della Provincia nonchè sindaca del Comune di Montemarciano riesce a trovare il tempo da dedicare a questioni così importanti e soprattutto, con tutto il rispetto, il compito è alla sua portata? A nostro parere I Comuni che hanno votato la determina proposta da Ata possono essere stati tratti in inganno da verifiche che non sono state fatte a dovere. Aver seguito, su tutta la vicenda, le indicazioni metodologiche della sindaca di Ancona, Comune capofila, è stata una operazione vincente? A giudicare dai risultati, noi diremmo di no. Infatti con il primo giudizio di merito davanti al Tar Marche sull’affidamento in house previsto dal progetto stesso e sull’assetto societario Multiservizi-Ecofon vi è stata una stroncatura dalle conseguenze imprevedibili”. Usb Ancona si dice preoccupata “per tutti i lavoratori del settore perchè se si procedesse con le gare il panorama ipotizzato finora sarebbe completamente stravolto”.

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