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Si spegne la sigaretta sulla mano
come prova d’amore ma finisce
in manette: 45enne in carcere

FALCONARA - L'uomo, un tunisino, è stato arrestato con l'accusa di stalking, perpetrato nei confronti della sua ex. L'uomo non avrebbe digerito la fine della relazione con la sua ex compagna, iniziando a perseguitarla, tra minacce e appostamenti

L’arresto operato dalla Tenenza di Falconara

 

Non avrebbe mai accettato la fine della relazione con una donna, arrivando a perseguitarla e spegnere sul dorso della propria mano un mozzicone di sigaretta: “Così saremo uniti per sempre”. L’incubo di una 40enne anconetana è finito questo pomeriggio quando il suo ex compagno, un tunisino di 45 anni, è finito in arresto per mano dei carabinieri della Tenenza di Falconara. L’accusa è quella di stalking. L’uomo è stato portato in serata al carcere di Montacuto in attesa dell’udienza di convalida.  A chiamare gli uomini guidati dal tenente Michele Ognissanti è stata la stessa vittima, stanca di trovarsi ovunque il suo ex fidanzato. In mattinata, si trovava in una paninoteca di Falconara nei pressi della stazione quando il nordafricano è comparso davanti a lei, non rassegnatosi all’idea della fine del loro rapporto d’amore.  L’uomo, nell’aprile scorso, era già stato colpito dall’ammonimento del questore con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Nonostante questo, le sue condotte persecutorie sono continuate: lo stalker, pian piano, è riuscito ad isolare la donna da ogni tipo di relazione affettiva, rimarcandone il possesso con gesti brutali ed intimidatori. In un’occasione, secondo quanto raccontato dalla vittima, sarebbe arrivato a spegnere una cicca di sigaretta sul dorso della sua mano, sostenendo che la cicatrice che si infliggeva l’avrebbe legato per sempre all’ex compagna. Questo pomeriggio, le vessazioni sono state interrotte dal tempestivo intervento dei militari che, trovandolo in flagranza di reato, lo hanno arrestato per stalking. Anche davanti ai carabinieri,  l’uomo ha continuato a proferire frasi minacciose, aggravando ulteriormente la sua posizione. Il 45enne è finito a Montacuto. È inoltre al vaglio la sua posizione sul territorio nazionale e l’eventuale inflizione di un provvedimento coattivo di espulsione.

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