Tassa di soggiorno, Confindustria:
«Ennesimo balzello alle aziende»

Il presidente del Comitato territoriale di Fabriano di Confindustria, Morgan Clementi

«Mi spiace deludere chi la pensa diversamente ma Fabriano non è una città principalmente vocata al turismo e chi pernotta in città lo fa per lavoro», così Morgan Clementi presidente del Comitato territoriale di Confindustria Fabriano interviene sulla tassa di soggiorno – inserita nel bilancio che andrà in votazione il prossimo 28 marzo – e che definisce «l’ennesimo prelievo alle aziende, questa volta mascherato da tassa sul turismo. È la manifattura a rimanere elemento trainante del territorio e la maggioranza delle persone che arrivano a Fabriano e pernottano lo fanno per motivi di lavoro, durante la settimana. Sono i clienti e i fornitori che le nostre aziende ospitano nelle strutture ricettive del territorio. Ecco perché risultano molte presenze anche internazionali non certo perché – come si legge nella bozza di regolamento che verrà proposta al Consiglio Comunale − rappresenta una meta di turismo».  Ma la contestazione del presidente del Comitato Territoriale del fabrianese di Confindustria non finisce qui. «Non siamo neanche stati invitati alla presentazione del Bilancio come era buona e consolidata consuetudine in passato. Ci aspettiamo che anche in questa occasione ci convochino. I proventi della tassa di soggiorno dovrebbero andare a migliorare turismo, beni culturali, ambientali e servizi pubblici locali, ma si crede davvero che 80mila euro (la cifra che il Comune prevede di incassare dall’imposta, ndr) siano sufficienti a trasformare Fabriano in una città turisticamente attraente? – chiede ironicamente Clementi . Si metta in piedi una programmazione seria che possa attrarre turisti in tutto il comprensorio».