Più di 13 chili di hashish, 2,5 di cocaina e altri 15 chili di marijuana: per un totale di oltre 300mila euro. Operazione antidroga “Ramon Loco”, atto quarto. Tre persone finiscono ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Il blitz è scattato all’alba di questa mattina, a Montecassiano e Macerata, dove i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Osimo, coordinati dal maggiore Raffaele Conforti, hanno notificato i provvedimenti disposti dal tribunale di Macerata.
Francesco Berdini, 36enne di Montecassiano commerciante, Stefania Palazzetti, operaia di 38 anni di Macerata (già arrestata l’anno scorso nell’ambito della stessa operazione) e S. S., 31 anni, studente e incensurato sono stati svegliati dai militari che hanno bussato alle loro case, mentre erano a letto. Per gli inquirenti i tre facevano parte di quel sodalizio dedito allo spaccio con ramificazioni in tutta la Valmusone, da Osimo alla riviera del Conero, da Porto Recanati fino a Civitanova, da Fermo a Grottammare e San Benedetto, articolato attraverso l’attività di pusher locali. Per quanto riguarda il 31enne, uno studente brillante, laureato con 110 e lode, le constestazioni sarebbero limitate al possesso di hashish e a 2 o tre episodi dei quali lui ritiene di essere totalmente estraneo.
L’intera operazione iniziata nel 2017, che ha visto coinvolti i territori di Ancona e Macerata e dunque in sinergia con le due procure, ha permesso di arrestare in totale 11 persone, tra cui Marco Pesaresi, detto Ramon Loco, e denunciarne altre tre. Il blitz di oggi, dunque, scaturisce da ulteriori indagini che hanno permesso di risalire ai tre come componenti della banda. Contestato lo spaccio di 13,3 chili di hashish tra aprile e dicembre 2017 nella sola provincia di Macerata con proventi per 60mila euro circa, di altri 2,5 chili di cocaina per circa 200mila euro e di 15 chili di marijuana per 75mila euro. Sequestrati inoltre 16mila euro in contanti. Infine, a carico degli arrestati, è stato proposto il foglio di via per anni 3 dalla provincia di Ancona.
https://www.cronacheancona.it/2018/06/07/spaccio-in-cella-ramon-loco/107486/
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Il vecchio e conservatore maceratese è sempre stato ricco di spacciatori / ci di sostanze stupefacenti che circolavano a fiumi anche negli anni 90 anche nell’alto maceratese perché le persone facenti uso di stupefacenti ce ne sono sempre state a fiumi indipendentemente dai dati dei d.d.p. che sono dati parziali ininfluenti e non affidabili. Spaccio e consumo è come la storia infinita perché il bigottismo è parte di questo tessuto sociale e le radici socio culturali non cambiano, nel maceratese ho sempre incontrato comportamenti particolarmente anomali in ogni ambiente e tante persone parlano spesso di stupefacenti perché hanno madri padri figli figlie nipoti mariti mogli ecc ecc nella tossicodipendenza e di bla bla ne ho sentiti a bizzeffe perché fanno solo bla bla bla mentre il mondo continua indipendentemente dai loro stupidi sterili discorsi borghesi.