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Chiusura del punto nascite,
il sindaco di Fabriano:
“Chiesto incontro al Ministero”

PROTESTA - Gabriele Santarelli denuncia lo smantellamento della sanità pubblica nell'area montana. "All'incontro a Roma non parlerò solo del'Ostetricia ma della carenza di personale a Chirurgia e al Pronto soccorso del nostro ospedale, del trasferimento di Senologia a Jesi, della mancanza soprattutto di pediatri e anestesisti" promette

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli

Quando il Ministero della sanità ci chiamerà per l’incontro che abbiamo chiesto non parleremo solo del punto nascita. Perchè questa è solo la punta dell’iceberg. In questi mesi ho cercato di fare una comunicazione positiva della nostra struttura per non creare allarmismi e per far capire alle persone che nonostante tutto abbiamo un ospedale che potrebbe essere l’eccellenza dell’entroterra e non solo. Ma a questo punto non potremo più tacere del reparto senologia costruito con professionalità e impegno dal gruppo del dottor Parca e trasferito a Senigallia. Non potremo più tacere della carenza di organico nel reparto Chirurgia, che dovrebbe essere il nostro fiore all’occhiello, mentre in altre strutture, vedi Jesi, il personale è in sovranumero tanto da poterlo dirottare in altri reparti. Non potrò tacere della condizione del Pronto Soccorso che nonostante venga riconosciuto come il migliore dell’Area Vasta soffre di mancanza di organico che solo il sacrificio degli operatori presenti riesce a non far sentire….e che dire dell’acquisto dell’ultimo mezzo di soccorso assegnato a Fabriano e che non corrisponde a quanto necessario viste le caratteristiche del nostro territorio”. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, è pronto alla sfida per salvaguardare la salute dei suoi concittadini. Dopo l’annuncio della chiusura del punto nascite dell’ospedale ‘Profili’, stanno venendo al pettine altri nodi e carenze per la sanità ospedaliera fabrianese.

Una protesta per salvaguardare il punto nascite dell’ospedale di Fabriano

“Non potremo tacere del fatto che il problema del punto nascita non è solo il numero dei parti ma soprattutto la carenza di pediatri e anestesisti. – aggiunge il primo cittadino – Non potrò farlo perchè vedo che mentre noi stiamo cercando di tenere alto il nome del nostro ospedale e mentre stiamo cercando di cambiare comunicazione dimostrandoci proattivi assumendoci le nostre responsabilità, dall’altra parte abbiamo chi, pure oggi, non perde occasione per fare dichiarazioni che a nulla servono se non a creare schieramenti. Non potremo non denunciare il lento ma progressivo smantellamento della sanità pubblica, soprattutto dell’entroterra, fatto nel silenzio generale. Andremo a parlare del reparto pediatria e ostetricia ma il report sarà completo perchè è ora che si passi dalle chiacchiere ai fatti e che chi ha la competenza per programmare le assunzioni lo faccia il prima possibile almeno per affiancare e poi sostituire i professionisti che stanno per raggiungere l’età della pensione. Perchè non posso andare dal Ministro a chiederle di fare le assunzioni”.

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