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«L’asilo andava chiuso.
Per Comune e Asso più importante
fare cassa che la salute dei bimbi»

OSIMO - Dopo essere stata allontanata dal sindaco Pugnaloni dalla riunione con i genitori tra amministrazione e la cooperativa che gestisce la struttura, la consigliera di opposizione, Mariani, torna a puntare il dito contro le decisioni assunte. «Si stanno prendendo in giro le famiglie, Pugnaloni mostri i dati delle analisi»

I carabinieri forestali durante il sopralluogo di due settimane fa all’asilo nido ‘Oasi dei Bimbi’

 

Cattivi odori all’asilo nido di Osimo, la consigliera del gruppo misto, Maria Grazia Mariani va all’attacco: «L’asilo andava chiuso immediatamente, anche solo a scopo precauzionale. Sono stati presi in giro i genitori per fare cassa. Per l’amministrazione e la Asso è più importante il denaro che la salute dei bambini».

Dopo le prime analisi dell’Arpam che hanno evidenziato una presenza di acetone poco sopra i limiti consentiti e la presenza di benzene a norma rispetto ai parametri, si procederà con nuovi campionamenti e nuove indagini, per le quali sarà necessaria la chiusura della struttura.

«Il sindaco pubblichi i risultati delle analisi e gli esiti di tutti gli accertamenti», tuona la consigliera Mariani, protagonista di un diverbio con il primo cittadino che non ha permesso all’esponente del gruppo misto di essere presente alla riunione con i genitori  «È una presa in giro − prosegue − dire che i bambini non corrono rischi perché, seppure siano stati superati i livelli di guardia dell’acetone, non è pericoloso. Se i limiti di legge sono superati, l’aria è inquinata. Se la legge ha stabilito dei parametri di sicurezza, questi vanno rispettati soprattutto da una pubblica amministrazione e a maggior ragione quando sono coinvolti bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni. Il fatto che la Asso si preoccupi più delle rette da pagare che della salute dei bambini è inaccettabile. Il dio danaro ha preso il sopravvento; la salute dei bimbi non è più una priorità? Assurdo. Altro che campagna elettorale. Altro che polemiche. Altro che riunione privata. Qui la questione si fa seria. Se l’acetone è presente nell’aria, bisogna capire le fonti primarie dell’inquinamento, perché comunque le particelle contenute in aria si spostano coinvolgendo tutto il quartiere. La situazione è particolarmente preoccupante perché ci troviamo in un ambiente urbano, frequentato da tante persone. L’asilo andava chiuso sin da subito, almeno a titolo precauzionale. La riunione con i genitori − conclude Mariani − doveva essere oggetto di valutazioni per la sistemazione dei piccoli in altre strutture. Con la collaborazione di tutti penso non sarebbe stato difficile trovare una soluzione. Invece l’amministrazione e la Asso, non curanti di quanto accadeva, ha minimizzato e deciso di continuare ad erogare il servizio come se nulla fosse successo. Anzi hanno pure deciso di procedere all’inserimento di nuovi lattanti, perché l’importante è incassare».

Cattivi odori all’asilo nido: i campionamenti Arpam sull’aria estesi a tutta la frazione

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