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Capodanno alternativo in Albania,
la missione di don Paolo Volpe

LORETO - Il sacerdote è partito su un furgone carico di abiti e donazioni raccolti a Loreto per consegnarli con un gruppo di parrocchiani volontari ai bambini che vivono nel disagio e nella povertà estrema a Scutari

Don Paolo Volpe  in missione in Albania

Sono partiti in furgone da Loreto per una ‘vacanza’ alternativa al servizio di chi vive nel disagio e nella povertà estrema. Guidati da don Paolo Volpe, questi parrocchiani volonterosi lavoreranno fino al prossimo 3 gennaio nel villaggio di Bardhaj a Scutari, in Albania, per consegnare generi alimentari, donazioni in denaro e abiti raccolti nella città mariana, da privati e aziende, prima della loro partenza avvenuta lo scorso 27 dicembre. La missione si accompagna a quella delle suore italiane Oblate della Madonna del Rosario che seguono l’esempio di Santa Teresa di Calcutta e sono tutrici in zona di due istituti per bambini orfani e diversamente abili, Queste religiose si prodigano anche per la scolarizzazione dei bimbi e la loro assistenza sanitaria e farmacologica. “Sarà un’esperienza sicuramente bella, ricca di emozioni come anche di forti mal di stomaco, di gioie e di sacrifici, vivendo il Capodanno in maniera alquanto alternativa, all’insegna della carità, dell’amicizia, incontrando Cristo nelle periferie esistenziali di una terra meravigliosa com’è la terra di Albania” ha scritto sui social media il sacerdote lauretano. La gruppo di volontari è arrivato a destinazione ed è sceso dalla nave stamattina alle 8.30 con il furgone carico di indumenti e giocattoli. La missione in terra albanese è però iniziata coin un intoppo burocratico: il furgone è rimasto fermo per alcune ore alla dogana per l’espletamento di tutte le incombenze e le autorizzazioni di legge.  “Dobbiamo passare alla Caritas nazionale a Tirana, ritirare il documento per poi proseguire e sdoganare a Scutari. Mai fatta tutta questa trafila in dieci anni. Ma chi ci ferma nel fare il bene?!” ha commentato sorridendo don Paolo.

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