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Biblioteca del Campana,
finanziato il restauro
di manoscritti e pergamene

OSIMO - La Fondazione Cariverona continua a sostenere l’impegno dell’Istituto Campana di Osimo per la conservazione del proprio patrimonio bibliografico e archivistico

La Fondazione Cariverona continua a sostenere il piano programmatico pluriennale di conservazione e valorizzazione promosso dall’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente di Osimo a tutela e salvaguardia dell’eccezionale patrimonio bibliografico e archivistico che l’ente conserva nella storica sede di Palazzo Campana. Si tratta dell’unico progetto del settore cultura finanziato dalla Cariverona nella Regione Marche nell’ambito della “Sessione Erogativa 2018”. Dopo il sostegno al progetto finalizzato alla catalogazione in Opac del Servizio Bibliotecario Nazionale della Biblioteca Storica e a quello per la messa in rete e la digitalizzazione dell’Archivio Campana, la Fondazione ha accordato un contributo di 25.000 euro su un progetto complessivo di oltre 35.000 euro per il restauro di volumi stampa, manoscritti, pergamene e carte in precarie condizioni conservative.

Le attività, che verranno avviate a breve e avranno durata biennale, prevedono interventi conservativi, che saranno condotti dal restauratore Gabriele Dondi, di nove volumi a stampa del XV secolo tra i quali una preziosa edizione del trattato di medicina Canone di Avicenna; di quattro manoscritti, tra i quali un Messale decorato del XV secolo e il Nomokànonon di Fozio con preziose decorazioni in foglia d’oro e di oltre 1400 carte sciolte dell’Archivio Storico Campana. Per garantire la migliore conservazione e anche una migliore fruizione dei materiali cartacei e pergamenacei di grande formato, databili dal XVI al XIX  secolo, verranno acquistate cassettiere portadisegni in lamiera di acciaio nel rispetto degli odierni standard conservativi e di sicurezza.

Infine è prevista la sostituzione della vecchia serranda a maglie posta all’ingresso della Biblioteca Storica Campana con una porta con vetro ad alta sicurezza che garantisca la sicurezza del patrimonio e al contempo un migliore impatto estetico. L’obiettivo ultimo del progetto è quello di restituire al pubblico e soprattutto alle giovani generazioni un ‘bene della comunità’, migliorandone l’accessibilità, la fruizione e le opportunità di valorizzazione.

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