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Vecchia stazione ferroviaria,
Rabini: “Rigeneriamola
come sede di associazioni”

CAMERANO - Il capogruppo di “Operazione Futuro” lancia la sua proposta di valorizzazione del territorio suggerendo di utilizzare in comodato d'uso quei locali Rfi abbandonati all'Aspio per fini culturali e sociali

La vecchia stazione ferroviaria di Camderano

Lorenzo Rabini

 

Lorenzo Rabini, capogruppo di “Operazione Futuro” lancia la sua ennesima proposta di valorizzazione e riqualificazione del territorio e stavolta punta la sua attenzione sulla vecchia stazione ferroviaria dell’Aspio (quella accanto alla nuova stazione dell’Ikea). “Ormai da molti anni – attacca Rabini – RFI ha avviato su tutto il territorio nazionale un progetto di “rigenerazione” del proprio patrimonio non più usufruibile all’utenza dei viaggiatori come ad esempio tutte quelle vecchie stazioni ferroviarie, quelle “impresenziate”, quelle sale di attesa, magazzini merci, uffici e appartamenti dei capostazione che hanno perso con l’evoluzione del sistema ferroviario, la loro funzione originaria.”

“A Camerano – continua Rabini – abbiamo la vecchia stazione ferroviaria dell’Aspio (che ha lasciato spazio alla Metropolitana di superficie accanto all’Ikea), che è abbandonata a se stessa e rischia di diventare l’ennesimo esempio di degrado ambientale. Potrebbe invece essere una di quelle tante vecchie stazioni concesse in comodato d’uso gratuito o in locazione agevolata per associazioni ed Enti locali per le quali RFI prevede proprio nel suo progetto un riutilizzo a fini filantropici, culturali, sportivi, artistici, di pubblico servizio. “In Italia – osserva Rabini – questa iniziativa di RFI ha già dato nuova vita a 440 vecchie stazioni con 4962 volontari che vi svolgono attività sociali, culturali e sportive (alla fermata Rimini-Viserba c’e’ una Associazione ad esempio che utilizza i locali per percorsi terapeutici dedicati a bimbi down, a Redipuglia c’e’ un museo multimediale della grande Guerra, a Gemona c’e’ una bocciofila nel fabbricato dell’ex stazione e tanti sono gli esempi di questa bella iniziativa per la rigenerazione degli edifici delle stazioni ferroviarie non più attive. Ma molti sono anche i casi di trasformazione delle vecchie stazioni in punti di informazione turistica, in punti di ristoro e accoglienza , per attività turistico-commerciali, valorizzazione del territorio ed anche volano per la crescita del turismo e dell’economia”

“Basta solo – conclude Rabini – che un Comune estenda una domanda agli uffici di RFI e illustri lo scopo di un progetto che potrebbe davvero togliare dal “mercato dell’abbandono e del vandalismo” le strutture come quella che abbiamo all’Aspio. Al Consiglio Comunale verrà proprio proposta una mozione elaborata dal sottoscritto proprio per ottenere un impegno alla redazione di un progetto di riqualificazione della vecchia stazione dell’Aspio, possiamo mettere in campo tante idee, scegliere la strada giusta e realizzare, se lo vogliamo veramente, si può fare.”

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