E’ stata inaugurata questa mattina alle 10.30 la mostra dei bambini della scuola materna Peter Pan dell’istituto comprensivo Falconara Centro, che sotto la guida del graphic designer falconarese Andrea Agostini e delle insegnanti hanno interpretato con le loro creazioni il libro di Luis Sepulveda «Storia di una Balena Bianca raccontata da lei stessa». L’esposizione resterà aperta oggi 31 maggio e domani 1 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Il progetto da cui è scaturita la mostra ha permesso ai piccoli, come spiegano le insegnanti, di sviluppare la propria creatività e al contempo di soffermarsi su concetti come amicizia, ambiente, solidarietà, diversità, inclusione, rispetto delle regole e dell’altro, punti cardine della scuola. «Il titolo del progetto era ‘La mia fiaba è differente’ – affermano le insegnanti, presenti insieme alla dirigente scolastica Angela Iannotta – perché l’obiettivo era quello di reinterpretare personaggi e situazioni. Insieme ad Andrea Agostini abbiamo scelto il libro di Sepulveda, che permetteva di sviluppare su diversi temi». Disegni di barche e balene, opere tridimensionali, creazioni realizzate con diversi materiali hanno colorato le pareti della sala ex Mercato Coperto di via Bixio e ad ammirarle, accanto agli stessi alunni delle Peter Pan, c’era anche il sindaco Stefania Signorini.
«E’ importante che la scuola offra ai bambini simili opportunità di crescita – dice il primo cittadino – e per questo ringrazio scuola e lo stesso Andrea Agostini che ha messo la sua creatività al servizio dei più piccoli. Questo progetto rappresenta un bell’esempio per tutto il mondo della scuola di Falconara». «Lavorare con i bambini della Peter Pan è stata una bellissima esperienza – è il commento di Andrea Agostini, presente anche lui all’inaugurazione – perché i piccoli hanno saputo interagire bene grazie anche alla guida delle insegnanti. E’ stato molto stimolante seguirli nelle varie fasi del progetto, dalla scoperta delle forme, dei materiali e dei colori fino alla reinterpretazione dei personaggi».
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