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Adattamento ai cambiamenti climatici,
la best practice del Lungomare Nord
raccontata da Rainews

ANCONA – Il comune dorico, insieme a quelli di Bologna e Milano, è stato selezionato per un servizio approfondito della tv nazionale sulle politiche messe in campo dalle città in questo ambito

Il comune di Ancona, insieme a quelli di Milano e Bologna, è stato selezionato da Rainews per un servizio approfondito sulla politiche messe in campo relative all’adattamento ai cambiamenti climatici. E la best practice presa a bandiera il progetto del Lungomare Nord – un work in progress che non ha ancora visto la luce –, nato dalla decisione di RFI di intervenire su un tratto particolarmente critico della linea Adriatica, compreso tra la stazione di Ancona e quella di Torrette. «Un tratto – ricorda Nicola D’Alessandro, Direttore territoriale produzione di RFI – che insiste in una zona situata al piede di una frana, attestata da decenni, dove i treni devono necessariamente rallentare e dove il mare causa frequentemente danni, interrompendo il traffico ferroviario. Negli anni abbiamo dovuto costruire barriere di cemento per arginare le mareggiate e alla fine si è pensato di realizzare un intervento risolutivo per dare una soluzione all’annoso problema».
Il progetto punta a realizzare una scogliera foranea che dal porto turistico (adiacente alla stazione di Ancona) si estenda fino a Torrette, da costruire utilizzando le sabbie scavate dal porto. Quest’opera permetterà di mettere in sicurezza il tratto della linea Bologna-Lecce e di elevare la velocità dei treni fino a 200 chilometri orari, allontanando il mare il più possibile.
Una volta fatta la progettazione preliminare e tutti gli iter autorizzativi, l’obiettivo è far partire il cantiere a ottobre 2020, con l’intervento di interramento. L’importo si aggira sui 40 milioni di euro, con Rfi quale principale finanziatore.

L ‘area di interramento del lungomare nord sarà la base su cui realizzare uno «smart park», ovvero un’area verde attrezzata, destinata alla fruizione di pedoni e ciclisti per la rigenerazione urbana e mobilità sostenibile.
«Se gli studiosi – riferisce alle telecamere di Rainews l’architetto Claudio Centanni, Dirigente comunale – ci prospettano scenari quali un rapido innalzamento del livello del mare e una concentrazione di fenomeni atmosferici in tempi e luoghi ristretti, la risposta che il comune di Ancona ha deciso di dare è stata quella di legare politiche settoriali che riguardano l’energia e il clima alle politiche di sviluppo per la città, come testimoniato dal Piano Strategico della città pubblicato nel 2017 a seguito di un complesso processo di partecipazione che ha dimostrato come le conseguenze del cambiamento climatico siano ormai entrate nella quotidianità dei cittadini».

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