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“Alza il triangolo al cielo”:
è già boom di visitatori
alla mostra sul femminismo

JESI - Da oggi 500 studenti e studentesse degli istituti superiori jesini potranno ammirare l’esposizione allestita a Palazzo dei Convegni

Il pubblico delle grandi occasioni ha gremito Palazzo dei Convegni di Jesi, ieri sera, per l’inaugurazione della mostra “Alza il triangolo al cielo. Corpi, parole e spazi delle donne in movimento 1968/2018”. L’esposizione raccoglie materiale inedito dei movimenti femministi della Vallesina, messi a disposizione dalla locale sezione dell’Udi (Unione donne in Italia), dalla Biblioteca delle donne e dal Gruppo donna di Jesi, oltre a preziosi documenti ed immagini dell’Archivio di storia delle donne, della Biblioteca italiana delle donne e da altri archivi storici nazionali e internazionali.

«Un percorso accattivante che parla il linguaggio dei giovani – ha spiegato Paola Sabbatini della Casa delle donne di Jesi – Tante le realtà jesine che hanno lavorato per portare in città la mostra, già esposta lo scorso anno a Bologna, che sarà visitata al mattino da 28 classi, oltre 500 ragazze e ragazzi, delle scuole superiori. A fare loro da guida saranno i trenta studenti e studentesse che volontariamente hanno dato adesione alle insegnanti per conoscere e far conoscere la storia dei movimenti femministi nel mondo e nel nostro territorio». Proprio nei giorni scorsi, infatti, i ragazzi del Liceo Artistico Mannucci, dell’Itet Cuppari-Salvati, dell’Iis Galilei e del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci hanno seguito la formazione delle curatrici della mostra Samanta Picciaiola e Stefania Minghini Azzarello dimostrando grande interesse e partecipazione. «La Regione Marche è la casa del femminismo, di chi si impegna per una parità sociale, culturale ed economica delle donne – ha aggiunto l’assessora regionale Manuela Bora – Senatori come Pillon ci hanno dimostrato che possiamo perdere quanto abbiamo conquistato, per questo ritengo importante il lavoro delle realtà jesine». «Il materiale esposto risponde agli interrogativi e ai bisogni dei giovani, per questo ne sono rimasti folgorati» ha aggiunto Stefania Minghini Azzarello cui ha fatto eco Samanta Picciaiola evidenziando «l’importanza del dialogo con le scuole che a Jesi si sono dimostrate aperte al territorio». Ospite della serata Giulia Sudano, presidente dell’associazione Orlando di Bologna che a curato l’esposizione: «Il cuore dell’esposizione sono le lotte delle donne contro l’oppressione che viene praticata nei loro confronti, sui loro corpi e sulla loro vita. Questa società non somiglia a quella che vogliamo per questo la mostra va vista da tutti».

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 13, dalle 17 alle 20, ingresso libero, e si chiuderà in una giornata simbolica: il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con un incontro alle 17.30 con Sandra Petrignani sul “Lessico femminile” (l’incontro è accreditato dall’Ordine dei giornalisti delle Marche per la formazione obbligatoria). La mostra gode del patrocinio della Regione Marche e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Jesi, il sostegno della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche. L’esposizione è frutto della collaborazione della Casa delle donne–sportello antiviolenza di Jesi; Spaziostello; Spi Cgil; La strada di Sergio; Ya Basta; Udi Jesi; Casa delle Culture; Anpi Media Vallesina; la rete Le ragazze sono in giro, filo conduttore di un percorso culturale che abbraccia geograficamente la Vallesina. Hanno contribuito la Coop Alleanza 3.0, Unipol Assicurazioni, Cna, Arci Jesi–Fabriano, Futura società cooperativa sociale.

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